domenica 26 febbraio 2012

DA S.GIUSTO SI DEVE RIPARTIRE

Aspettavo Corri a S. Giusto per vedere a che punto mi trovavo, Javello sapevo che non faceva testo per il percorso ma qui il percorso era in pianura e come dico da tanto tempo in pari non si nasconde niente della propria forma, qui a S. Giusto ho sempre fatto delle buone prestazioni ma quando non ci sono le gambe anche se il percorso è favorevole non cambia niente.

Dopo i primi tre chilometri ho capito che sarebbe stata una sofferenza per concludere bene la gara, in qualche momento mi sembrava di riprendermi e riuscivo a ritornare su un discreto ritmo tranne riandare in sofferenza dopo poche centinaia di metri, perciò dopo l'attraversamento del parco delle Pavoniere e il susseguente argine, cerco di limitare i danni e finire in maniera appena decente la gara.

L'unica cosa buona è di aver finito comunque con determinazione e aver capito di doversi allenare in maniera buona con attenzione cercando di riprendere una forma decente e di avvertire di nuovo buone sensazioni al più presto indipendentemente dalla velocità che si tiene

domenica 19 febbraio 2012

JAVELLO

E così dopo un mese in cui dopo tanti anni mi sono preso l'influenza al termine della quale si è scatenato un periodo di freddo che erano anni che non si verificava e questo non mi ha certo aiutato a riprendere un minimo di forma accettabile, a tutto questo si aggiunge anche una fastidiosa tosse che non si vuol togliere di torno nonostante ogni possibile rimedio, per rientrare alle gare ho deciso di correre a Javello e su consiglio della Gianna fare la gara di 11,5 km, bè la Gianna si è dimenticata un piccolo particolare ma di questo parlerò dopo.

Mattinata uggiosa pioggerellina continua fino a prima della partenza, la partenza è quasi subito in salita, o meglio la salita del Barone resto incollato sulle rampe prima della villa al Mace, ma quasi in cima la tosse e la fatica si fanno sentire e lo devo lasciar andare via, in cima mi vedo affiancare da una donna e con mio stupore scopro che è Ines, la nostra nuova compagna di squadra, sono contento per lei che dimostra incredibili potenzialità visto che diciamo era la sua prima gara competitiva. 

Arriva il tratto di saliscendi e riprendo un po' di passo nello stesso tempo vengono alla mente i ricordi della prima gara disputata qui 26 anni fa, tornare indietro nel tempo ha un sapore particolare improvvisamente ricordo anche perfettamente la strada, da Oste al Barone è una gara che ora non viene più fatta ma io li ho corso la mia prima volta e un po' di emozione è affiorata, fino a quel momento siamo tutti assieme sia quelli di 11 che la gara di 17, ma quando inizia la discesa c'è il bivio e rimaniamo non in tanti, proseguo di un buon passo fino al termine, qui inizia un tratto in pari, poi ecco il dettaglio che la Gianna si era dimenticata di dirmi che dopo sette km si risaliva fino alla villa del Barone su un pezzo ancora più duro, lì controllo la situazione dietro non corro rischi e vedo Ines a non più di 100 metri, la aspetto e insieme andiamo fino al traguardo, diciamo che gli tiro un po' il collo standogli sempre 20 metri avanti per fargli fare un ritmo più alto, permettendogli all'arrivo di arrivare davanti e classificarsi terza.

Essere rientrato a premi non mi da questa grande soddisfazione visto la mia attuale forma, ma come si dice tutto fa brodo, ora nelle prossime settimane cercherò di ritornare ai miei livelli normali di allenamento per poter riprendere una forma discreta.

Un complimento particolare va ai ragazzi del M.T. Montemurlo per come era organizzata la gara, anche dopo la deviazione sempre qualcuno di loro presente agli incroci e indicazioni precise in terra sui tratti di asfalto e sullo sterrato ed un percorso della 11 km veramente bello e spettacolare anche nel tratto sterrato