domenica 27 febbraio 2011

S. GIUSTO

Probabilmente in questo 2011 si deve pensare che Giove Pluvio ha un conto aperto con i podisti, non passa domenica che dopo un sabato discreto con un sole caldo arriva la domenica con pioggia e freddo ed ogni tanto anche il vento, oggi almeno quello ha risparmiato ma il termometro segnava 3° gradi prima di partire e 3,5° al momento di ripartire.

La gara di S. Giusto magistralmente organizzata dagli amici del Jolly Motors tanto che c'era uno di servizio con la bici nel tratto del parco dove le moto di staffetta non potevano entrare e un presidio ad ogni incrocio, con un ristoro dove c'era di tutto e ottimo.

La mia gara è stata sulla falsariga di Vinci, sicuramente meglio ma come a Vinci quando è abbastanza facile non do il meglio di me stesso, poi ci va aggiunto il freddo che a me piace ma molto probabilmente i continui cambiamenti di clima non mi aiutano tanto anzi mi sembra che mi dia noia oltremisura.

Comunque una gara condotta tatticamente bene e dal quinto km in poi in compagnia di Marzio Lomi della Stanca che ha portato alla fine al quinto rientro a premi consecutivo nella nuova categoria

domenica 20 febbraio 2011

PORCARI CORRE

Stamani era la mattinata di Porcari, la più classica della non competitive, la più partecipata della toscana, un percorso spettacolare e suggestivo specie nell'attraversamento di Montecarlo e sulla via Francigena, ma partiamo dall'inizio.

Non è una mattinata giusta almeno per me, da appena sveglio strani dolori di pancia e il raffreddore che non riesco a smaltire, e dopo la partenza fatta pochi minuti dopo le 8.00 sento che sarà dura, faccio fatica a tenere i miei compagni di squadra (Anto-Michele-Luciano-Mace e Jo) che tengono comunque un ritmo tranquillo, il momento peggiore è mentre si sale verso Montecarlo, in quel tratto neanche troppo duro riesco a tenere il ritmo ma faccio tanta fatica.

Da lì in poi la situazione migliora, specialmente dopo il ristoro vicino al ristorante La Nina, dove mangio uno Yogurt e una macedonia, poco dopo il ristoro c'è la deviazione fra la 20 e la 25 vorrei quasi optare per il percorso più corto ma visto che i miei compagni sono tutti decisi per la 25 faccio anche io il percorso più lungo e faccio bene è la parte più bella di tutta la corsa, c'è fango ma è bellissimo ci divertiamo anche ad entrare apposta schizzando anche gli schizzinosi che hanno paura di sporcarsi le scarpe.

Di gran lunga il pacco gara vale il costo dell'iscrizione, oltre ai 6 rotoloni di scottex c'è anche un ombrello, con ristori esagerati rispetto alle altre gare in generale, unico appunto se si può fare un appunto ad una corsa così i km non sono proprio giusti la 25 è poco più di 23 e 500.

Mentre aspettavamo di ritirare il pacco gara ho modo di scambiare anche due chiacchere con il Simi con lui scambiamo qualche impressione su una persona che era a correre stamani, a cui è rimasto di correre solo queste gare perchè radiato dalla federazione, come ho detto a Claudio io stamani ero a correre a Porcari perchè mi andava di andare lì invece che a fare una competitiva quella persona invece può solo fare quelle, senza nessuna offesa per le gare non competitive, questo è il risultato di quando uno non ha fiducia nei propri mezzi e nei propri limiti e va a cadere nel doping per dimostrare di essere superiore agli altri, al contrario invece dimostra una totale insicurezza di se stesso

lunedì 14 febbraio 2011

QUINDICI SU QUINDICI

Titolo strano per descrivere una gara di corsa a piedi, ma poi pian piano spiegherò il motivo, ieri mattina sotto una pioggerellina fitta e noiosa sono andato a fare la gara dell'Asmiu a Prato, onestamente non una bellissima gara, in buona parte dentro il centro tutta pari tranne una salita.

E' qui comunque che si vede come si sta, ritengo che sul pari non si nasconde niente della propria condizione fisica e dopo ieri diciamo che siamo su un buon livello ma c'è ancora da fare ma va bene così siamo a metà febbraio e tutta la stagione davanti.

Mentre ci prepariamo Rinaldo commenta sul numero dei veterani premiati (15) sono pochi ma Daniele ce la può fare dice mentre parla con me, Michele e il Mace, ma è al limite, lì per lì ritengo che abbia detto una battuta sapendo benissimo che sarà quasi impossibile farcela.

Stranamente però quel commento mi ritorna in mente durante il riscaldamento e parto abbastanza deciso tanto che al secondo km vedo non lontano il gruppo di testa, sto tallonando il Mace che è un ottimo punto di riferimento, approfitto anche per fargli gli auguri (63 anni portati magnificamente), ma faccio fatica non riesco a rompere il fiato e se non fosse per Angelo non terrei neanche il ritmo.

A metà circa del percorso ecco la salita, a Prato è conosciuta come la "Salita dei Cappuccini" un muro di circa 300 metri con una pendenza superiore al 20%, la fatica in questo tratto è tremenda ma lo è per tutti nessuno guadagna niente, finito il muro c'è ancora un tratto di saliscendi e lì dico al Mace di andarsene, ma lui borbotta un po' e mi incita a recuperare in discesa, sono molto dubbioso ma come ritorna la pianura ecco che per incanto le gambe iniziano a migliorare e mi metto finalmente davanti come piace a me, il Mace mi lascia fare e quanto è importante la condizione mentale, passano i dubbi di calare di ritmo improvvisamente, ho acquistato fiducia e tranquillità.

Scortato dal Mace che giungerà secondo nella sua categoria, finisco i 17,200 km in 33 secondi meno dello scorso anno e quindicesimo veterano, insomma Rinaldo aveva previsto giusto, abbraccio il Mace veramente contento, tanto che lo speaker si accorge della cosa e ci intervista entrambi.

Insomma quindici su quindici e 4 gare da veterano e 4 rientri a premio mica male come media e stavolta non come a Vinci con la sensazione di cullarsi sugli allori ma lottando dal primo all'ultimo metro con i giusti stimoli e la soddisfazione di aver corso bene.
Forse tutto ciò fa parte del mio carattere, come dice il mio compagno di squadra e omonimo Daniele sono fatto così se la cosa è troppo facile non riesco a trovare gli stimoli giusti o forse non ci metto l'impegno necessario, mentre quando so che non è facile riesco a tirar fuori le unghie.

martedì 8 febbraio 2011

ANCORA DOPING

Certe volte viene meno la voglia di fare sport, quando vedi il marcio che c'è dietro ho letto purtroppo senza troppa sorpresa che Riccardo Riccò ricoverato in ospedale per un blocco renale (strano che un'atleta professionista a 27 anni abbia un simile problema) dovuto lo si apprende oggi ad un'autoemotrasfusione che non è consentita nello sport.

Qualche anno fa scrissi una lettera all'allora direttore di Correre Marco Marchei sulla vicenda Barbi (trovato positivo all'Epo) dopo essere stato già stato squalificato per doping, mi sembrava che quella vicenda allora venisse presa con troppa leggerezza, purtroppo avevo visto lungimirantemente visto che nel 2008 è stato di nuovo beccato positivo al CERA e radiato definitivamente.

Riccò era stato squalificato per positività al CERA per 2 anni poi ridotti, vorrei sapere per quale motivo dal CONI e dal suo consiglio nazionale, ed ora ci risiamo leggo sui vari siti internet che rischia da 8 anni alla radiazione, mi pare che non ci siano tante titubanze credo sia giusto e doveroso radiare definitivamente un simile personaggio.

Purtroppo mi sa che ci sono connivenze da parte di chi dirige lo sport italiano e mondiale