giovedì 30 dicembre 2010

25 ANNI E .........

Prima di tutto devo fare un grandissimo ringraziamento a mia nipote Ilaria che ha corretto il materiale che gli avevo mandato e lo ha messo nella maniera migliore

Un consiglio ho messo questa colonna sonora se la volete sentire mentre leggete il post le note di questa colonna sonora mi hanno accompagnato all'arrivo della mia ultima maratona

http://www.youtube.com/watch?v=UV5SoUQutSw




I miei primi 25 anni di corsa

Sono passati quasi 25 anni da quel 16 febbraio 1986. La mia prima gara podistica, allora quasi 25enne, a Oste di Montemurlo per la Scarpinata del Piedone. I podisti di lunga data la ricorderanno, non era una gara bellissima con tutti quei vialoni, ma io c’ero affezionato, poiché per me fu la prima. Purtroppo ora non esiste più, come del resto è accaduto con tante altre cancellate dai calendari: una su tutte, qui in Valdinievole, la corsa del Rinascita a Monsummano.

Ho corso tanti chilometri in gara quasi 15mila a fronte di oltre 1.200 gare festeggiate recentemente in quel di Valenzatico. Una tra quelle a cui sono più affezionato, tanto che due anni fa mi arrabbiai quando per problemi fisici non potei parteciparvi. Mentre nel 2005 al rientro da una frattura all'alluce, decisi, comunque, di portare al termine la corsa a Valenzatico, anche se con pochissimo allenamento nelle gambe.

Perché parlarne ora a fine anno di questi 25 anni e non a febbraio prossimo? Il motivo è che il 31 dicembre finisce la mia stagione da assoluto. Come dice il mio compagno di squadra Luchino, ho una certa età. Dunque, anche se gli anni li compio a ottobre, dal 1° gennaio 2011 diventerò "veterano" o forse "vecchietto", parafrasando l’appellativo con cui mi chiamò Annapaola nel giorno del mio compleanno.

E allora parliamo di questi 25 anni passati tutti nella “mia” squadra, il GP MASSA E COZZILE, senza quella sigla che la burocrazia ha fatto, poi, aggiungere.

Dal guardrail “galeotto” ai traguardi tagliati, la fatica delle maratone

Nei primi anni devo ammettere che c’era molta incoscienza e pochi allenamenti, correvo così come veniva: a ottobre 1993 decisi che potevo fare la maratona e l'affrontai con una sufficienza e una superbia incredibile, presi una di quelle legnate che ci si ricorda per sempre. Non mi dilungherò in racconti particolari, basti sapere che al 37° mi ero messo a sedere su un guardrail sul ponte che unisce Mestre a Venezia e se non fosse stato per Stefano ero sempre lì. Chi vuole altri particolari, domandi a lui, a me è rimasto soltanto un ricordo molto sfuocato di quel giorno.

La lezione servì a tal punto che l'anno successivo con allenamento e molta più umiltà portai a termine in maniera decente la Maratona sempre a Venezia, provando delle sensazioni stupende, mai più riprovate nelle restanti successive 7 maratone portate a termine. Emozioni fortissime, soprattutto, dal famoso guardrail all'arrivo.

Dopo le due volte a Venezia, ho provato anche altre maratone il Mugello, Cesano Boscone ben 2 volte nel 1995 e nel 1998, una terza volta a Venezia nel 1996 e Livorno quindici giorni dopo. Poi i due percorsi emiliani, forse quelli più a misura d'uomo, Ferrara nel 2000 e Carpi nel 2001, dove ho chiuso con le maratone firmando il mio personale di 3h16'47". Non un tempo eccelso, ma non essendo adatto a questa competizione, credo rappresenti anche il mio limite.

Ora ritengo che le maratone siano diventate un business per chi le organizza e una moda per chi le fa e i risultati si vedono soltanto fra gli atleti di alto livello. Insomma c'è la partecipazione in massa, ma non la qualità.

Credo che la corsa debba essere affrontata con entusiasmo, con rispetto e con l'allenamento. Ma come dico spesso “è un giochino bello ma se non ti alleni...”. Ecco perché da dopo la prima maratona ho iniziato a tenere un agenda in cui ho riportato tutto: dagli allenamenti alle gare, dalle sensazioni ai compagni di allenamento.

Gli avversari, i compagni di squadra, gli amici

La corsa mi ha permesso di conoscere posti che mai avrei conosciuto, ma soprattutto uomini e donne, amici e compagni, con cui posso aver condiviso pochi metri o tanti chilometri. Quello che è particolare è che la corsa rende tutti uguali nel condividere la fatica, ma anche la gioia di un risultato ottenuto, ognuno partendo coi suoi limiti. Da tanti anni ricevo le iscrizioni di quella che considero la “mia” gara anche se non l'ho mai disputata "Il Ghibellino", una delle più belle e più dure della Toscana, forse una delle più affascinanti. Ed è proprio in questa gara, con mio gran piacere, che ormai spesso gli altri podisti mi identificano.

Tornando alle persone conosciute, ce ne sono tantissime di ogni estrazione sociale, ma fra tutte mi piace ricordare due: Claudio Simi "il cavaliere", uno di quelli fortissimi, ma con l'umiltà di una persona semplice con cui ho avuto il piacere di allenarmi sul mio giro di 16 e qualche volta di aver gareggiato anche fianco a fianco (naturalmente quando lui non si impegnava!) e Gianna Secci, fra noi è nata una specie di sfida bonaria, ma che spesso serve a dare verve a una corsa. Ripensare, poi, che la nostra amicizia è nata da una mia “gufata” verso una terza persona è tutto dire.

In tanti anni nella mia squadra sono passate tante persone, con alcuni ho legato di più con altri di meno, come accade anche nella vita. Ci sono stati, comunque, dei compagni di squadra che mi hanno sempre sopportato, da Rinaldo, che mi ha trascinato nella mia prima gara, a Marino il "Presidente" ­– ecco proprio su Marino mi viene da fare una battuta che a distanza di anni vorrei poter dire al primo presidente che ho trovato, vorrei dirgli "Noi siamo sempre qui e te?" –, il già citato Stefano anche lui prossimo al traguardo dei 25 anni visto che abbiamo iniziato assieme, Sergio l'unico vero "massese" e il Mace un atleta con la A maiuscola, ma con una semplicità che poche persone hanno e che io considero un pregio. E poi c'è anche chi molto più giovane di me, ho trovato lì che era ancora una bambina e so che non si offende se ancora oggi la definisco così, vero Erica?

Anche se ha ripreso soltanto da poco gli allenamenti, Simone o Simo come lo chiamo io, è un altro con cui ho molto legato. Con lui ho fatto molti allenamenti, una gara a coppie, una maratonina dove lui stabilì il suo personale e soprattutto una staffetta ad Antraccoli dove eravamo in squadre diverse, ma facemmo la stessa frazione di 4,300 km dove entrambi stabilimmo il nostro miglior tempo tirando la gara ognuno al massimo delle sue possibilità con tanto di volata finale fianco a fianco senza mai sapere chi era arrivato davanti, dopo il cambio ci abbracciammo anche se fino a pochi secondi prima eravamo avversari.

Ci sono poi i compagni di squadra, arrivati dopo di me nel Gp, e con cui ho, comunque, legato da Luciano Nic a Luciano G all'altra già citata Annapaola e al pestifero Luchino, tutti questi hanno mostrato una grande determinazione nell'ottenere risultati, tanto da farmi ricredere sulle loro potenzialità umane.

Un legame di amicizia e non solo si è creato, poi, con tre amici li cito in ordine alfabetico Antonietta, Marco e Michele.

Ad Antonietta devo il mio miglior piazzamento in una gara, secondi in una gara a coppie a Prato sfiorando la vittoria. Ma i piazzamenti non sono tutto. Quello che c'è tra noi due è un feeling particolare, dato dalle tante volte ci siamo allenati assieme, dalle chiacchierate, dalle discussioni e a volte confidenze reciproche. Come si dice un’Amica a tutto tondo.

Marco o meglio Marchino, ormai l'ho ribattezzato così, non è da tanto che si è instaurato un rapporto più stretto, fino a un anno fa era un compagno più giovane e niente di più. Poi mi ha chiesto di potersi allenare con me e dopo poco meno di un mese mi ha domandato di fargli da allenatore. Una richiesta che all'inizio mi ha spiazzato, poi pian piano mi sono cercato di calare in questa nuova dimensione, cercando di conoscere la persona prima che l'atleta. E a distanza di tempo devo dire che in lui rivedo il Daniele di tanti anni fa, credo che basti questo.

Quanto a Michele sono passati oramai 4 anni da quando mi chiese una volta se poteva venirsi ad allenare con me. Non so più quante volte sia venuto a farlo, diciamo che ci conosciamo, forse meglio, di quanto conosciamo noi stessi. Ricordo due anni fa quando passai un periodo in cui ero alle prese con problemi muscolari e riuscii comunque a mantenere una forma accettabile, grazie a Michele che preparava la maratona. E alla fine di un allenamento di velocità fu Michele stesso a dirmi senza che gli avessi chiesto niente "Ti ho finalmente rivisto correre da Daniele". Insomma Michele è Michele, credo che a lui basti questo per definirlo.

Fra le tante persone che ho avuto il piacere di conoscere vorrei ricordare tre persone il Biggi, un simpatico vecchietto morto mentre correva a una gara con il sorriso sulle labbra, Alfio Balloni podista fiorentino morto in un incidente stradale con il quale ho condiviso diverse gare e Aldo Benvenuti anche lui prematuramente scomparso, di lui devo ricordare una marea di foto che mi ritraggono ora contento ora sofferente, un abbraccio a tutti e tre.

Ho fatto in tutti questi anni tante corse come dicevo all'inizio e tanti mi hanno detto che ho un grosso limite: quello di non riuscire a dare tutto in gara. Forse è vero, o forse semplicemente ho una lampadina che mi dice di non superare un certo limite. E questo però mi ha permesso di correre per tanti anni, non come tanti che hanno gareggiato per poco tempo. Forse rendo più in allenamento che in gara, anche se ultimamente Anto dice che sento molto meno la gara e corro più tranquillo.

Mi sono comunque tolto molte soddisfazioni, compresa quella di vincere una gara con la mia squadra nel 1997 la dodici per un'ora in pista ad Agliana: ero uno di quella "magnifica dozzina" e fu una soddisfazione immensa, ma anche diverse gare in cui ho avuto delle sensazioni stupende, su tutte Valenzatico 2000, ricordi Gianna? E Vinci 2008 con una gara corsa sempre al limite, o sempre nel 2008 la maratonina di Pistoia ritornando a correre forte come non succedeva da tanto tempo. Anchione 2009 corsa con una caviglia in disordine e comunque fatta benissimo, ma un capitolo particolare è quello di 3 gare dove ho corso per gli altri. La prima l’11 ottobre 2009 alla maratonina di Pisa, dove ho aiutato Luchino a fare il personale, la seconda il 1° novembre 2009 nella maratonina di Agliana ho trascinato al personale Anto e Marco. Ho fatto altre volte il pacer ufficiale ma la felicità provata e i grazie dei miei compagni sono stati indimenticabili. La terza corsa è stata a Pisa il 10 ottobre di quest’anno. Anche in quell’occasione rivestivo il ruolo del pacer con Anto, Michele e Marco: aver tre amici e compagni di squadra assieme e fargli da capitano – Rinaldo mi permetterà di avergli rubato il ruolo per una volta – è stato speciale anche perché mi hanno dimostrato che la fiducia nei loro confronti era ben riposta.

In questi 25 anni ci sono stati anche periodi non belli, dai vari problemi con la schiena che mi hanno portato all'inattività, alla frattura all'alluce destro 5 anni fa dalla quale sono comunque sempre ritornato a correre ai miei livelli. Ho avuto anche io persone che mi hanno aiutato consigliandomi con gli allenamenti, seguendo più o meno tabelle, quello che devo ringraziare di più è Rinaldo che visto che mi ha trasmesso i “cromosomi” della corsa è stato quello che mi ha seguito di più e anche adesso è quello a cui chiedo ancora consigli. Ma non posso dimenticarmi di Luca Panichi alias Cannone, che mi ha riportato a quasi 50 anni a livelli ottimali, facendomi soprattutto ricredere sul mio tallone d'Achille la salita. Un rapporto particolare è quello, poi, con Piero Giacomelli che oltre che a consigliarmi sugli allenamenti, mi ha immortalato con le sue foto dal 2004 in poi nelle gare per la toscana, per lui ho anche fatto l'unica eccezione in gara a non aver indosso le varie canotte del GP, ma quelle di pacer.

I 600 metri più incredibili

In questi anni penso di aver avuto l'onore e il privilegio di partecipare a gare, di conoscere persone e posti ma l'emozione più bella è stata una soltanto. Non era una gara. Mi sono trovato a correre lentamente, fra due ali di folla con tanto di guardia del corpo e scorta della Polizia Stradale, era il 15 dicembre 2005 quando con la tuta da tedoforo, gelosamente conservata, ho fatto i 600 metri più belli della mia vita. In mano tenevo la fiaccola olimpica, con la quale ho corso qua vicino, a Borgo a Buggiano sulla statale. Foto, gente che ti toccava, una mamma che mi ha chiesto di dare un bacio alle sue bimbe, il cinque con una marea di gente, automobilisti che ti guardavano con ammirazione e non con il solito disprezzo. Insomma quei 5 minuti sono stati i più incredibili della mia vita da podista, da raccontare come si dice ai nipotini.

Ora lascio gli assoluti con un solo rimpianto, non certo l'età che so benissimo essere un fattore naturale, ma per il fatto che ci sono pochissimi giovani dietro e questo è un brutto segnale per il futuro. Che vorrei per i prossimi 25 anni, mi chiedono in tanti. La mia risposta è semplice: niente di particolare solo stare bene e poter provare le stesse emozioni di questi incredibili venticinque.



martedì 28 dicembre 2010

BELLE SENSAZIONI

Dopo più di un mese rimetto il cartellino anche se per una non competitiva a Monsummano Terme, gara fatta anche lo scorso anno, dovevamo fare un allenamento di gruppo, ma quando stavo per partire con il resto del gruppetto ecco arrivare Marco e allora decido di aspettarlo anche se deve ancora parcheggiare, insomma partiamo circa 10 minuti dopo gli altri con Fabio nel frattempo arrivato.

Partiamo soft anche se il primo pezzo è molto frastagliato con continue salitelle e discese, poi alla fine prendiamo la strada per Pozzarello, nei giorni precedenti avevo detto a Marco forziamo le salite e tranquillo il resto, al termine di quel rettilineo si va a prendere la strada che porta a Montevettolini, una delle salite più belle che abbiamo qui nella zona, non dura ma continua lunga una di quelle che se tieni il ritmo alto ti diverti, alla prima curva cambio ritmo ed inizio a forzare, Marco si incolla alle mie caviglie (strano non ho le scarpe verdi) e allora vedendo che regge continuo cercando di incrementare ogni tanto il ritmo, Fabio purtroppo si stacca penso che visto che faremo la discesa tranquilla avrà modo di rientrare.

Infatti nella discesa che costeggia il podere di Serafino teniamo un ritmo soft ed anche nel tratto che riporta di nuovo al Pozzarello, ma al ristoro vedendo che di Fabio non c'è traccia dopo aver dato noia ad Annapaola e scherzato con il Seghetti ripartiamo di buon passo, sulla salita del Romani un podista mi provoca superandomi e guardandomi, a quel punto mi giro un attimo verso Marco e poi parto regolare ma aumentando in maniera costante, saltando il malcapitato podista e staccandolo, al termine della salita corrichio un po' aspettando Marco e quel podista che mi guarda torvo.

Nella discesa do qualche consiglio a Marco su come affrontare le curve e poi da lì in poi prendiamo un ritmo regolare, chiaccherando fino all'arrivo chiudendo comunque in poco più di 1h 02' a casa scopro che è un minuto meglio dello scorso anno.

Ora domenica recuperiamo la gara non disputata il 19 dicembre, perciò nessuna gara anche se dopo faremo l'allenamento che ormai è diventato una tradizione, la prossima gara la mezza della befana al Borgo sarà la prima gara da Veterano.........................

mercoledì 15 dicembre 2010

5 ANNI FA ....


Sono passati 5 anni 15 dicembre 2005 - 15 dicembre 2010 da quella meravigliosa e divertente corsa più lenta della mia vita, ma anche la più seguita almeno così ad occhio se non ricordo male 500 persone.
Partiamo dall'antefatto a febbraio 2005 per scherzo avevo sul sito della Coca-Cola partecipato e fatto richiesta per fare il tedoforo per le olimpiadi di Torino del 2006, verso settembre mi arrivò una busta dove mi veniva comunicato che ero stato prescelto, poi 15 giorni prima mi arrivò tutta la comunicazione il giorno prescelto era giovedì 15 dicembre 2005, mi veniva spiegato che dovevo essere a disposizione dell'organizzazione dalle 13.30 in poi, perciò presi un giorno di permesso a lavoro, approfittando p
er allenarmi la mattina, facendo un allenamento veloce.
Accompagnato da mio nipote e mio figlio all'ora stabilita ero alla stazione di Montecatini luogo di ritrovo, lì ci vennero date delle spiegazioni alcune per me inutili, molte erano per chi non corre.
Ci venne consegnata la tuta, i guanti e il cappellino, avevo sotto fuseaux e maglia leggera a maniche lunghe anche perchè la tuta era leggerina e la temperatura era freddina non come in questi giorni ma molto vicino.
Non uso i guanti e il cappellino (non li sopporto proprio se ne dispiacerà il mio amico Luca Galligani) e salgo sul pulmino che precede i tedofori insieme ad altri 15, sono il penultimo prima di me, una donna che è in ansia per mille paure, la tranqu
illizzo e quando scende gli dico "ti aspetto, stai tranquilla andrà tutto bene".
E' uno spettacolo vedere tutta la provinciale che unisce Montecatini e Pescia ferma completamente per farci passare noi e quando scendo a mia volta mi accorgo di quanta gente e che atmosfera c'è, sono al centro dell'attenzione mi vengono fatte foto, la gente mi tocca, mi guardano mentre parlo con mia mamma e mia sorella, con il mio dottore che è venuto a vedermi, una signora mi chiede di dare un bacio alle sue
bimbe richiesta che faccio con piacere.
La mia fiaccola è spenta (contiene una bomboletta di gas) fino a quando arriva un agente di Polizia in moto e mi apre la bomboletta, a quel punto vedo arrivare la tedofora precedente che viene tutta contenta e fiera, mi accende la fiamma ed a quel punto posso partire, davanti a me la strada libera, con una moto della Polizia a farmi strada, una guardia del corpo (ho avuto anche quel privilegio) che mi chiede di andare piano e un'altra moto dietro.
Tanta gente lungo la strada, il mio tratto è nel territorio di Borgo a Buggiano, quando arrivo in prossimità della discoteca Full Stop vicino ad un semaforo, vedo una marea di gente, allora chiedo alla guardia del corpo se posso andare a salutare, in quei gi
orni avevano provato a spegnere la sacra fiamma perciò pensavo ad un diniego ed invece quello mi dice fai quello che vuoi, basta tu vada piano.
E' un attimo passo la fiaccola dalla destra alla sinistra e mi accosto sulla destra con la mano aperta per dare il cinque, quanti mi rendono il saluto, mi toccano, mi sfiorano è favoloso, mai avevo avuto una soddisfazione così mentre corro.
Proseguo fino a che vedo l'ultimo di noi gli accendo la fiamma e poi aspetto il poliziotto che mi chiude la bomboletta, posso risalire sul pulmino dove i miei compagni di avventura si congratulano con me per aver fatto come dicono loro uno show.
Ci riaccompagnano alla stazione e siamo finalmente liberi
di tornare alla vita normale ma con un'esperienza incredibile che resterà per sempre.
Cosa rimane a distanza di 5 anni, ne ho parlato con Michele oggi mentre ci allenavamo la tuta conservata religiosamente e non come ho visto fare a qualcuno riducendola ad una tuta qualsiasi e un'esperienza bellissima ed incredibile che penso non ricapiterà più nella mia vita.


domenica 5 dicembre 2010

SENZA PIOGGIA

Stranamente dopo tanto tempo non piove e stamani finalmente è stato possibile correre senza, freddo si è naturale siamo a dicembre, ma non come era domenica scorsa a Firenze per la maratona (secondo il mio modesto parere dovrebbero cambiare data) che anche chi come me era a vedere e non a correre si è bagnato e infreddolito.

Visto che ho deciso in questo periodo di allenarmi e mettere fieno in cascina come si deve fare nel periodo invernale e stamani dopo una settimana di carico di allenamenti, per non farsi mancare niente allenamento a Massarella con in programma 3 giri sul giro di 6 km e 450 metri in saliscendi.

Non ero da solo ma bensì con 8 e dico otto compagni di avventura, Rinaldo-Luchino-Luciano Nick-Anto-Massimo-Fabio-Jo e naturalmente Michelino tornato ieri sera tardi da Pavia, temperatura di -1, il padule è spettacolare con quella nebbiolina che sale dall'acqua, ma bando ai discorsi abbigliamento invernale con fuseaux sotto il ginocchio e maglia a maniche lunghe felpate e naturalmente guanti.

Partiamo tranquilli chiaccherando fino alla salita, lì improvvisamente scende il silenzio per poi riprendere il solito chiacchericcio di quando non si è impegnati, subito dopo. Finiamo il primo giro in 31'42" diciamo che è molto tranquillo rispetto ad altre volte.

Iniziamo il secondo giro con una defezione Fabio si ferma per bisogni fisiologici e allora rallentiamo, ci voltiamo molte volte ma di Fabio nessuna traccia, all'inizio della salita vedendo che non rientra aumentiamo il ritmo, Luchino e Michele decidono che due giri bastano il primo sta riprendendo dopo un periodo no, il secondo sta recuperando in palestra un guaio muscolare e due giri a Massarella sono ottimi, entrambi chiudono intorno ai 30', io e Rinaldo passiamo in 30'33".

Il terzo giro è bello tirato è un piacere correre fianco a fianco a Rinaldo, non un calo sempre costante ritmo alto il passaggio dei vari km è ottimo, sulla salita Rinaldo aumenta prende 10 metri al termine della stessa però rientro è un attimo calato o sono io che ho aumentato, credo entrambi perchè riallunga poco dopo, ma senza cedere poi tanto rimango a 10-15 metri, il passaggio al 5° km è ok continuo a spingere rimanendo alla stessa distanza.

Un ciclista che va nel nostro stesso verso guarda Rinaldo e me varie volte nel tratto che da Massarella porta a Cinelli, quel tratto è insidioso è un falsopiano che non ti da respiro in più hai nelle gambe il resto del giro se poi è fatto a tutta................ quando arrivo al bivio tento l'ultimo attacco ma non c'è niente da fare quei metri rimangono invariati.

Chiudo in 26'55" con Rinaldo qualche secondo avanti, ottimo tempo tenendo conto gli allenamenti fatti e che negli ultimi 8 giorni ho fatto 3 volte quel giro forte Sabato 27 in 26'42 fresco come gambe, giovedì 27'30 da solo con nelle gambe due allenamenti duri 48 e 72 ore prima. Il mio record su quel giro è di 26'33 ma è datato anno 2001 cioè ben 9 anni fa e quando si è alla soglia dei 50 nove anni sono tanti............................

mercoledì 17 novembre 2010

ALLENARSI IN UN POSTO SPECIALE

Oggi avevo in programma come allenamento 1000-2000-3000-2000-1000 con recupero sempre di 2'30" con la compagnia solita di Michele e complice una giornata di sole tiepido dopo tanta acqua era uno spettacolo, abbiamo fatto riscaldamento per i primi 4 km del giro di 16 poi ho iniziato a fare le prove ripetute, dopo aver fatto il primo 1000 e il primo 2000 e relativi recuperi sono partito per fare il 3000, mi trovavo al 7° km da lì inizia un tratto di 2 km e mezzo di strada bianca.

Venivo dal tratto lungo bosco dove c'era l'ombra e improvvisamente mi sono ritrovato al sole su quella strada bianca dove non passano automobili ed ecco lo spettacolo sia a destra che a sinistra acqua a perdita d'occhio nessun rumore vedo sollevarsi due aironi uno bianco e uno cinereo è difficile mantenere la concentrazione mi sembra che correre sia un privilegio oltre tutto il sole fa dei giochi di luce incredibile, insomma di essere in un altro mondo, un mondo bellissimo senza rumori solo la natura incontaminata come dovrebbe essere sempre. Continuo a correre è un momento magico che dura tutto il tempo che corro sulla strada bianca

Le emozioni che provi in un ambiente simile non si possono descrivere o almeno io non riesco a farlo so solo che sono rimasto entusiasta di correre in un posto così speciale, l'allenamento è andato bene ma cosa contano i tempi fatti su una ripetuta quando corri in un posto così...............

martedì 9 novembre 2010

lunedì 8 novembre 2010

POTEVA ANDARE MEGLIO

Sicuramente come da titolo poteva andare meglio, la cosa non si riferisce a me ieri sono andato ad Agliana a fare la mezza più per aiutare Marco a fare il personale, che per quanto riguardava me, visto che diciamo ho un attimo staccato la spina nel senso del gareggiare non del correre.

Ero convinto che Marco facesse un buon tempo, visto il buon periodo di forma che stava attraversando ed invece ci si è messo un clima assurdo tanto da farmi sperare che piovesse, quando verso il 10° -12° km è venuto fuori il sole, fino a quel momento Marco aveva tenuto con disinvoltura il ritmo ma poi vuoi il caldo, vuoi problemi familiari che lo hanno fatto mollare soprattutto a livello mentale e dopo un paio di km fatti per recuperare vedendo che non c'era soluzione, gli ho fatto finire a livello di lento.

Poteva andare meglio sicuramente ma non per questo bisogna demordere, anche perchè ieri ad Agliana i tempi sono stati tutti falsati dal clima non propriamente adatto a correre

lunedì 1 novembre 2010

UN DECIMO POSTO INSPERATO

Dopo il 10000 fatto a Empoli ieri ero come svuotato a livello psicologico, ero contentissimo per la ottima prestazione individuale e quando ieri sera Rinaldo mi ha chiamato per chiedermi se si andava a Cafaggio per la gara che c'era stamani, gli ho risposto ok tanto faccio un allenamento.

E così stamani con lo stesso Rinaldo, il Mace e finalmente Luchino sotto la pioggia ci rechiamo a Cafaggio di Prato, il tempo inclemente della notte ha tenuto lontani molti podisti saremo circa 200 ma forse anche meno a partire. Stranamente mi trovo proprio in prima fila, la partenza è soft per tutti e questo è un bene soprattutto per i miei muscoli che pian piano ridanno energia e un po' di brillantezza.

Con il Mace, Chiparo, Carmine del Cai Prato e un altro ragazzo procediamo regolari in ottima posizione, tanto che la mia testa inizia a pensare che ci sono possibilità di rientrare nei soli 15 premiati, ma c'è il pensiero di cedere vista la gara del giorno prima.

Ed invece dopo 40 minuti di gara mi rendo conto che siamo quasi sicuramente a premi almeno di un calo vistosissimo, con il Mace ci diamo una mano, lui sta vincendo la sua categoria tranquilla e Carmine se ne sta li tranquillo con noi, la gara viste le avverse condizioni atmosferiche dei giorni prima è meno dei 13,500 dichiarati, sono poco più di 12 e a parte un addetto che dice che mancano 250 metri e in realtà sono almeno 600 metri finisco la gara in un insperato veramente 10° posto.

Una gara ben organizzata con discreti premi, magari non tanto frequentata purtroppo il brutto tempo ha inciso anche se durante la gara non ha piovuto mai, in compenso al ritorno diluviava nel vero senso della parola.

Ora dopo un week end intenso, la prossima gara sarà la maratonina di Agliana in programma domenica prossima, dove cercherò di aiutare Marco a tentare di migliorare il personale sulla distanza.

domenica 31 ottobre 2010

10000 metri favolosi

Si proprio 10000 metri favolosi, ad Empoli stamani ho fatto una gara concentrato, determinato come bisogna dire mi capita spesso recentemente, sto attraversando un buon periodo in cui corro facile grazie ad un buon periodo di forma.

Essere anche tranquillo fa si che anche nel riscaldamento, con Anto e Marco riesca a sentirmi e quello che sento è di avere le gambe buone, girano come si deve infatti faccio due allunghi e rispondono benissimo.

Partenza decisa subito con il Mace che mi lascia fare l'andatura, addirittura vedo Rinaldo lì vicino che sembra ci stia aspettando, forzo ancora un po' per vedere se riesco a rientrare su lui, ma improvvisamente lo vedo aumentare, in compenso salto persone con facilità e mi accorgo che non sono nessuno, sono persone che vanno bene spesso meglio che di me, un nome su tutti Emma Iozzelli, con cui ci sarà un curioso siparietto alle premiazioni.

Dopo il secondo km fatto un po' troppo forte mi assesto su un ritmo costante, il Mace pian piano mi lascia andare, non così fa Pacini dell'atletica Casalguidi che mi si attacca alle caviglie per lasciarmi andare solo all'entrata in pista, ma la cosa più bella sono le sensazioni che provo corro con facilità e le gambe rispondono alla grande, il percorso è bello senza traffico con poche curve salvo all'inizio dentro Empoli.

L'arrivo in pista è favoloso, il passaggio ai 10000 è poco sotto i 40 minuti, la gara è 100 metri più lunga, ma non importa, dopo del tempo ho rifatto una gara in pianura correndo benissimo, appena arrivato ricevo i complimenti da Pacini che mi fa notare che ho ritmo costante e questa è la cosa che mi interessa di più.
I complimenti di Rinaldo (2° veterano all'arrivo) e quelli di Anto (1° donna veterana tanto per cambiare) che ha fatto un grandissimo tempo fanno un piacere immenso e quelli del Mace soprattutto che mi dice devi insistere così stai andando benissimo.

Dopo il ristoro ed esserci cambiati aspettiamo le premiazioni e avviene il piccolo siparietto con Emma (grande libero della nazionale di calcio femminile) che quando l'apostrofo dicendogli "Credevo tu non mi salutassi perchè ti ho battuto?" mi risponde dandomi un bacio sulla guancia e ridendo "Si ma non lo fare più mi raccomando"-.

sabato 30 ottobre 2010

UNA GRANDISSIMA SORPRESA

Il giorno della corsa di Valenzatico, Piero Giacomelli, fotografo presente a tutte le corse, mi fa appena mi vede, quando si va a cena? Io gli chiedo quando vuoi ma perchè? Andiamo a cena ma paghi tu mi risponde, cerco di estorcergli il perchè ma si limita ad un solo vedrai.

Riesco a scoprire che è una foto su podismo all'interno, ho detto fra e me e me, bè sono già stato sulla copertina nel novembre 1998 dell'allora Podismo (foto di Giorgio Meniconi general manager dello squadrone femminile del Lammari), cosa vuoi che sia una foto nelle pagine interna.

Stamani ho visto finalmente la foto, sul numero di novembre di Podismo e Atletica (guarda che coincidenza sempre di novembre) e quando l'ho vista mi è scappato un "Porca Miseria", non è una semplice foto ma le due pagine centrali con Marco, Antonietta e Michele con lo sfondo unico della Torre Pendente e del Duomo in piena Piazza dei Miracoli, la foto è relativa alla recente Maratonina città di Pisa il 10 ottobre u.s.

Un grazie grandissimo a Piero che veramente con la rivista di Podismo e Atletica mi ha fatto una sorpresa grandissima

domenica 17 ottobre 2010

CINQUE FRANTOI

Cinque Frantoi è la gara di Valenzatico organizzata dagli amici della Podistica La Stanca e classica autunnale non me ne vogliano le altre gare del periodo, ma per me è la gara per eccellenza del periodo autunnale, c'è di tutto pari in partenza poi salita non durissima, un bel tratto di saliscendi una discesa bellissima, poi ancora pari un tratto nel bosco, ancora salita e poi un piccolo tratto di discesa e l'arrivo.

Tempo minaccioso sembra che prometta pioggia ed invece niente neanche una goccia temperatura fresca e opto per la maglietta tecnica senza maniche sotto la canotta, riscaldamento leggero e poi il via, ma avevo detto in settimana a Marco è la mia ultima volta da assoluto voglio rientrare a premi ma ti voglio aiutare a farlo anche te e perciò imposto la gara con attenzione per fare preciso quello che mi ero prefissato.

Marco mi segue come un ombra correndo con molta grinta ma anche con attenzione, fino ad oltre il nono km la gara è dura, ma da quando inizio la discesa mi rendo conto che se voglio adempiere a quello che mi ero prefissato devo incitare molto Marco che in discesa non è che sia un fulmine, ma da buon allievo mi segue magari sbagliando qualche curva ma mettendoci tanta grinta.

Al termine della discesa c'è un tratto in pari prima del bosco e i "dai Marco" si susseguono come nel bosco dove c'è anche fango e si scivola ma si corre comunque bene, ultimo tratto in leggera salita e poi la discesa finale a quel punto e solo a quel punto dico a Marco di rilassarsi, un cinque e l'arrivo mando avanti Marco che lo scorso anno aveva fatto 1h 11 e qualcosa e 104°, il risultato quest'anno è diverso 1h 09' 30" e 97°, obiettivo raggiunto io 98° è vero che non ho tirato a tutta ma mi sono divertito, Valenzatico è una gara che mi piace e ricordo sempre con piacere quando 10 anni fa rientrai a premi per la prima volta, una soddisfazione immensa, che spero abbia provato anche Marco oggi.

Da ora alla fine dell'anno non so quante gare ancora farò sicuramente Empoli il 31 ottobre e Agliana la maratonina, dopo vedremo. Un ultimo pensiero a Michele che non riesce a trovare il feeling con questa gara, anche per problemi muscolari, risolti quelli sono convinto che proprio qui fra un anno farà una grande gara.

domenica 10 ottobre 2010

MEZZA DI PISA

Questa mezza l'avevo programmata da almeno un mese, non per fare il tempo ma perchè il tempo lo facessero 3 miei compagni di squadra, cioè che lo facessero ad altri podisti fare i pacer a 1h 35' alla maratonina di Pisa sotto l'egidia di Regalami un Sorriso.

Anto, Marco e Michele avevano accettato l'idea a patto che io corressi con loro, avevano tutti e tre molti timori di farcela nonostante tutti abbiano un personale più basso.

Dubbi che c'erano anche stamani in macchina mentre come al solito in ritardo ci stavamo recando alla tenuta presidenziale di San Rossore.

Dopo la partenza troviamo il ritmo sul lungo viale che ci porta dentro Pisa, poco prima del sesto km entriamo in Piazza dei Miracoli, uno scenario incredibile una delle piazze più belle del mondo, anche se forse i podisti che ci seguivano come difensori implacabili incollati alle nostre caviglie ne abbiano apprezzato poco la bellezza, qualche scoppio di palloncino ad Anto e Michele a quest'ultimo poco dopo il decimo km gli strappano anche il secondo, un pacer senza palloncino non va bene e allora me ne levo uno e fermandoci un attimo glielo riattacco.

Al sedicesimo Km si rientra nella tenuta presidenziale è veramente bello correre in un luogo così ormai il gruppetto si è ridotto ad una decina-quindici persone ormai sono volti familiari, ma la cosa che mi stupisce è che i miei amici tanto dubbiosi di riuscire a tenere il ritmo stanno quasi sempre loro a scandire il ritmo, mi hanno veramente impressionato sono stati veramente SUPER e i complimenti che gli ho fatto sul rettilineo di arrivo, glieli rinnovo qui.


domenica 3 ottobre 2010

LAMMARI E UNA MEZZA IMPROVVISATA

Partiamo da venerdì mando un sms a Michele e Luciano e gli scrivo "se invece di fare l'allenamento stabilito per domenica andiamo a Lammari a fare la mezza?", la risposta è può essere un'idea.

Insomma stamani mi sono presentato a Lammari con una sensazione strana, una tranquillità incredibile forse perchè non aspettandosi niente di particolare visto che lo consideravo un allenamento tirato ma niente di più.

Cercando di trovare il ritmo mi accorgo dopo il primo km che vicino ci sono Pablo Bassin, Sara Orsi e Rachele Fabbro tutti più forti di me, ma so che il primo giro lo fanno tranquillo, si perchè Lammari è una maratonina su un percorso di 7 km da ripetere 3 volte.

Andare con loro mi tiene tranquillo e su un ritmo ottimo, al termine del primo giro i tre citati allungano, io mi limito a stare sul mio ritmo senza lasciarmi andare ad idee strane, un attimo di crisi fra il 12 e il 13 ma è solo un attimo, poi ritorno al ritmo giusto, anzi aumentando un po' e riprendendo altri podisti partiti forse troppo forte.

Inizio a fare calcoli sul tempo finale cosa che fino a quel momento non avevo fatto, prima di partire avrei firmato per un 1h 30' poco più o poco meno, ed invece ecco venire fuori con una bella spinta finale un 1h 27'55 riesco anche a sprintare andando comunque a dare il 5 a Giorgio Meniconi che 12 anni fa qui a Lammari mi fece la foto che poi andò sulla copertina di Podismo.

Arrivano subito anche i complimenti di Rinaldo e del Mace (che si è fermato per problemi fisici che ormai lo perseguitano da un po') e poi mi volto verso l'arrivo aspetto Michelino, non gli ho detto niente stamani ma ero convinto che avrebbe fatto il tempo e naturalmente Michele lo fa nuovo personale portato ad 1h 31' GRANDE MICHELINO.

Poco dopo ecco Anto che fa un'ottimo 1h 32' e Luciano che con problemini fisici chiude in 1h 33 dimostrando tutti un buono stato di forma fisica, come del resto Marchino che mi ha mandato un sms relazionandomi sulla sua gara alle Pozze dove si è migliorato e non poco.

Che dire certo il tempo di oggi non è un tempone incredibile, ma mi ha dato una soddisfazione enorme, Lammari si conferma una maratonina amica, qui stabilii il mio personale 10 anni fa, qui rientrai come prima gara dopo la frattura all'alluce del piede destro facendo solo un giro allora, ma in modo particolare sono contento della forma attuale sto correndo bene, anche grazie alle giuste motivazioni, mi ritrovo con un gruppo di amici veramente OK e tutto questo mix, fa che questi ultimi mesi da assoluto stiano diventando semplicemente stupendi

domenica 19 settembre 2010

PORRETTA - LIZZANO

A distanza di poco più di un mese ritorno a Porretta Terme, che posticino tranquillo quasi quasi mi ci trasferisco, a parte gli scherzi stamattina era in programma la Porretta-Corno alle Scale, come lo scorso anno ho scelto il traguardo intermedio di Lizzano in Belvedere 15,500 km, come me anche Rinaldo, Mace e Nick, lasciando a Wonder Anto il traguardo di 30 km del Cavone.

La mattinata è nuvolosa sembrerebbe destinata alla pioggia, ma Giove Pluvio ci risparmia, la temperatura è comunque fresca ottima per correre, non siamo tantissimi oltre l'80% sono bolognesi di facce toscane ce ne sono veramente poche.

Partenza decisa assieme al Mace stando per i primi 3 km in leggera discesa sotto i 4 minuti al km, in quel tratto ho il piacere di correre con Mirco Zanni che dopo lunghi infortuni è ritornato a correre, Mirco ha sempre riservato a noi del Gp parole di elogio per il Ghibellino che lo ha visto protagonista diverse volte ed anche stamani non si è smentito.

Poi inizia la salita ora dura, ora leggera, ora in discesa insomma un percorso adatto alle mie caratteristiche e vado su correndo concentrato, ma anche tranquillo le sensazioni sono buone e così il traguardo di Lizzano arriva velocemente ripetendo il tempo dello scorso anno, ma con migliori sensazioni di corsa cosa molto molto importante.

Ah dimenticavo sono rientrato a premi ma quella è una cosa di secondo piano

domenica 5 settembre 2010

PIEVE A NIEVOLE

Indeciso fino all'ultimo stamani ho optato per andare alla Pieve al giro dei due comuni, proprio per aver scelto di andare all'ultimo momento ho deciso di fare un discreto allenamento facendo la gara con Marco e Luciano ottenendo così di fare un bel medio.

Non tante presenze e pronostico da subito ad entrambi un facile rientro a premi, appena partiti un concorrente dice stamani tutta pari una volta si saliva Montevettolini, spontaneamente mi viene da dirgli "magari" sono proprio cambiato, una volta adoravo le corse tutte in pari ora non più.

Della gara mi viene da dire poco, solo un buon medio accompagnato da Luciano fino al ristoro con Marco che si stacca leggermente, dopo aver bevuto vedo che Marco è rientrato bene e da lì in poi tiene un buon ritmo correndo anche abbastanza rilassato cosa non da lui, Luciano invece cala un poco complice sicuramente anche gli allenamenti fatti in settimana.

La mia previsione si rivela azzeccata e così con Marco arriviamo 40 e 41 senza grossi patemi d'animo e anche Luciano non ha nessuna difficoltà piazzandosi 11°. Soddisfazione per il rientro a premi pari a zero, ma va bene così ho avuto soddisfazione lo stesso vedendo la buona prova dei miei compagni di squadra.

Qualcuno penserà che mi sto dimenticando di lui ma l'ultimo complimento va a Luchino che senza potersi allenare come lo scorso anno ha fatto una prova ottima tenendo conto proprio dello scarso allenamento

mercoledì 1 settembre 2010

VIA NOVA

Per martedì avevo in programma di fare un allenamento veloce, dopo il giro del Casorino con aggiunta fatto domenica, quale miglior occasione di farlo su una gara non competitiva in via nova frazione di Pieve a Nievole.

Gli organizzatori hanno infatti pensato di fare così ed infatti si è visto dalla quantità dei partecipanti veramente scarsa, alle 19.33 visto che Anto non arriva partiamo in gruppo con Rinaldo, Michele, Marco i due Luciano, Jo e il nuovo Marco che quasi subito decidono di alzare il ritmo e se ne vanno.

Partiamo su ritmi tranquilli ma dopo il secondo km il ritmo cresce e nessuno fiata più, prima della fine del primo dei due giri si staccano un po' Luchino e Luciano G., il ritmo ormai è sceso sotto i 4'10 cerco di far rientrare Marco che al ristoro ha perso 20 metri, dopo un discreto sforzo Marco riesce a rientrare su Michele, ecco che si ferma Luciano (piccolo problemino muscolare) proseguiamo fino a che decido di aumentare ormai mancano due km alla fine ed allungo per andare a riprendere Rinaldo, ma come direbbe Luchino "il capitano è il capitano" ad ogni mio tentativo di rimonta risponde da par suo, con il risultato di farmi scendere abbondantemente sotto 4'00 al km anche perchè le gambe rispondono bene.

Buon allenamento fatto in compagnia che è un valore aggiunto e soprattutto buone sensazioni quando l'andatura si è fatta buona.

domenica 22 agosto 2010

I MAGNIFICI SETTE E UN ALLENAMENTO TOSTO

Stamani ritrovo ore 8.00 parcheggio cimitero Massa per un allenamento che si rivelerà non tosto ma molto di più, presenti oltre a me, Rinaldo, Michele, Anto, Luchino, Luciano e Marco.

Partiamo poco dopo ormai nessun altro si presenta, facciamo un giro dentro Massa e poi scendiamo verso Vangile lì arrivati Anto, Luchino, Luciano e Michele iniziano a salire il Casorino, io e Marco partiamo dopo un minuto e Rinaldo dopo due.

Con Marco rimontiamo troppo alla svelta per quella salita sugli altri quattro partiti prima, dopo un km e mezzo avverto uno strizzone di pancia, rallento un poco lasciando andare Marco, il problema se ne va o meglio passa e allora riprendo a salire deciso, arrivando su in 15 secondi meglio dell'ultima volta il che è tutto dire.
Nel giro di poco arriviamo su tutti e riprendiamo verso la baita, poi entriamo nel bosco del Ghibellino fino a Croci fermata alla fontana e su verso Verrua sul vecchio percorso del Ghibellino salita sterrata dura non come il Casorino ma insomma, Rinaldo nei giorni scorsi aveva detto dopo Verrua sale ma non dura.

Come al solito aveva mentito spudoratamente da lì in poi sale con strappi duri che il Casorino nelle gambe fa diventare dei muri, si continua a salire fino a più del 12° km sono proprio in difficoltà forse anche per l'altezza siamo ormai a 700 metri s.l.m. i luoghi attraversati sono stupendi ci sono anche auto ferme, probabilmente di cercatori di funghi.

Inizio la discesa con Marco e Luca poco dopo sentiamo un urlo gli altri ci cercano, mentre Marco e Luchino mi dicono si ora figurati se tiriamo a matti in discesa per riprenderli, io gli rispondo andiamo sono dietro su tiriamo un po' e mi lascio andare forzando la discesa con il risultato che dopo 2 km tirati bene si ripresenta il problema di prima questa volta però mi costringe a fermarmi.

Michelino mi aspetta arriviamo a Cozzile ci ristoriamo abbondantemente alla fontana e scendiamo dalla mulattiera per arrivare a Massa e finire i quasi 19 km, ho bisogno di recuperare sono veramente stremato era un po' di tempo che non succedeva ma visto la settimana carica di una gara tirata ed allenamenti addirittura doppiati, so come mai è successo ma va bene così

mercoledì 18 agosto 2010

ANCHIONE

E' molto facile per me correre ad Anchione non solo perchè è vicino a casa, ma anche perchè conosco le strade molto bene visto che queste ultime ed i sentieri sono anche quelli dei miei allenamenti.

Molta partecipazione ed anche di buona qualità sia a livello maschile che femminile, in tutte le categorie, è la mia ultima gara competitiva da assoluto nel mio paese e l'intenzione è di onorarla come si deve pur sapendo che per fare un buon piazzamento bisognerà vendere cara la pelle.

La partenza viene fatta nel solito posto anche se forse per evitare rischi di cadute bisognerebbe partire 50 metri più avanti, i miei pensieri purtroppo si avverano poco dopo su una strettoia quando un podista urta una macchina.

Dopo i primi 3 km su asfalto si inizia con la parte più bella del percorso fra sterrato che porta sull'argine strada dove si corre per circa un km per poi affrontare un ulteriore tratto asfaltato che porta all'ultimo ponte sul fiume Pescia.
Ancora un piccolo tratto di strada bianca e si entra nel "Liscaio" ecco ora siamo proprio in palude, purtroppo mi viene da pensare ora che lo scrivo che nel giro di poco tempo questa zona verrà sconvolta dal depuratore.

Quando si esce da questa zona siamo al "Prato Grande" luogo di sterminio di tantissime persone il 23 agosto 1944 uccise solo per rappresaglia senza guardare che fossero bambini, donne o vecchi ma si sa che la guerra è la più grossa imbecillità dell'essere umano, quando passo da queste zone correndo penso sempre a quelle persone che non hanno avuto un futuro solo per la cosa più aberrante della vita.

La mia gara come avevo detto onorata al meglio, partenza decisa con la Emma Iozzelli vicinissima e così sarà per tutta la gara, la cosa è buona visto che non sempre riesco a starle così vicino anche se sento di non essere al 100%, verso il quinto km ecco comparire Luchino che è arrivato tardi, tuttavia il suo apporto per un paio di km è prezioso mi aiuta moralmente, un altro prezioso aiuto arriva dal Cassettari un signore di una certa età che in bici segue la gara, che mi conosce visto che mi vede spesso allenarmi, mi accompagna fino all'arrivo bagnandomi e controllando dietro e davanti mi incita a riprendere un podista, poi negli ultimi 500 metri mi dice di non voltarmi e di rilassarmi visto che nessuno mi minaccia da dietro.

Il tempo appena peggio dello scorso anno, ma va bene così le sensazioni sono state buone. Poco dopo con notevoli miglioramenti rispetto allo scorso anno ecco comparire Anto, quasi 2 minuti in meno, Michele un minuto e quaranta e Marco 4 minuti a quest'ultimo avevo pronosticato un tempo sotto i 41 minuti, ma ha pensato bene di fare meglio scendendo sotto i 40'

domenica 8 agosto 2010

PORRETTA TERME

Porretta Terme è un'incantevole cittadina emiliana appena passato il confine con la Toscana, sulla strada che unisce Pistoia a Bologna, preferita dai motociclisti della zona per le sue numerose curve che la contraddistingono, infatti stamani le abbiamo viste tutte molto bene perchè abbiamo trovato davanti una Twingo che purtroppo per noi andava piano......

La corsa a Porretta, a parte il tragitto per raggiungerla, era organizzata anche per festeggiare i 60 anni di corsa dei fratelli Danilo e Remo Marchioni, due persone squisite che continuano a praticarla con il sorriso sulle labbra.

La gara di quasi 13 km è bellissima, unica cosa che mette in difficoltà è il tratto dopo i 500 metri iniziali di salita veramente tosta fino al quarto km. Da qui inizia un tratto non duro al fresco di un bosco, sempre su strada asfaltata, sono stato in compagnia di Giovanni Lolli e Paola Pignanelli fino al 10° Km sfruttando il fatto che Giovanni conosce benissimo il percorso e ci aiuta dicendoci cosa ci troviamo davanti, il percorso è veramente spettacolare siamo in quota sopra i 600 metri ma si corre bene fino a che non arriva un tratto si e no di 100 metri di discesa sterrata, lì senza rendermene conto prendo un po' di vantaggio a quel punto decido di allungare, sto bene le sensazioni sono ottime e visto che la salita è finita, riprendo confidenza con la "mia discesa" mi lascio andare specialmente nell'ultimo tratto molto tecnico riprendo tre podisti facendo delle curve perfette e soprattutto con forza tanto da non rischiare neanche il ritorno degli ultimi due.

Non rientro a premi ma quello non è un problema, ho corso bene e con ottime sensazioni che per me sono la cosa più importante

sabato 31 luglio 2010

COLMATA UNA LACUNA

A Febbraio saranno 25 anni che corro, un mese prima passerò nella categoria veterani, ma in tutti questi anni non avevo mai fatto una salita e che salita qualcuno mi dirà ma te che in salita proprio non è che la ami anzi.

Ed invece oggi con il fido Michelino avevamo detto si fa un allenamento a Massa si va a Cozzile sulla strada buona e poi si prende il Ghibellino si segue fino a Vangile e si torna a Massa ed invece mentre andavamo verso Massa in macchina ho detto a Michele e se facessimo all'incontrario? Detto fatto c'era anche una Massa particolare tutta imbanderiata per Massa Medioevale ma noi avevamo in testa ben altro.

Partenza soft giù in discesa dopo 2 km ecco la lacuna da colmare la tremenda discesa del Ghibellino il "Casorino" fatta in salita 3 km e 300 metri che dai 50 mt s.l.m. portano ai più dei 400 in cima, con un passo tranquillo e regolare la giusta concentrazione, con Michele avevamo stabilito ognuno su del suo passo.

La salita è dura ma a differenza di quello che pensavo ogni tanto ti lascia rifiatare dopo il primo pezzo dove è veramente caldo e sei al sole salendo si sta bene riesco a mantenere un bel passo tenendo conto della salita, prima di partire avevo detto sarei contento di salire in 25-26 minuti risultato al di là delle aspettative appena sopra i 24 minuti, aspetto Michele e poi andiamo verso la Baita e prendiamo il bosco del Ghibellino al contrario, la vegetazione è cresciuta da aprile in maniera enorme ma visto che siamo in quota e in bosco si sta divinamente, poco prima di arrivare a Croci propongo una modifica arrivare fino a Cozzile e poi scendere e basta non va mica tanto bene siamo in ballo e allora perchè non ballare, modifica al giro scendiamo da Croci fino a riprendere la provinciale che unisce Margine Coperta a Massa e da lì riprendiamo a salire fino a Massa sono poco più di 700 metri ma le gambe dopo lo sforzo del Casorino e la discesa sembrano come cotte ma riesco a farla bene con discrete sensazioni.

Il giro è di 11 km e 600 metri ma bello tosto e lascia quella sensazione di aver fatto un bel allenamento e soprattutto di essersi divertito, sicuramente ripeteremo questo allenamento altre volte magari con una variante più dura

martedì 27 luglio 2010

BARILE

Dopo la gara di S. Quirico di Vernio mal digerita per distanza e soprattutto il caldo dei giorni precedenti che mi aveva messo quasi ko, nonostante qualcuno dirà sei rientrato a premi, questa cosa a me personalmente da pochissima soddisfazione se non arrivano le sensazioni giuste, ho proseguito con gli allenamenti considerando tale la gara di Ponte Buggianese una non competitiva a partenza libera fatta in compagnia di Anto, Michele, Luchino e Jo.

Venerdì sera nonostante il caldo era venuto fuori un discreto allenamento con Michele e lo stesso si è ripetuto ieri sera visto che domenica c'era l'impegno importante della StraChiesina e quando organizzi forse duri più fatica che quando corri, specie a livello nervoso.

Ieri sera con Michele, il Mace e moglie e figlia di Michele ci rechiamo a Barile per disputare una non competitiva con partenza quasi tutti assieme, anche perchè gli organizzatori fanno un'estrazione fra i presenti alla partenza all'orario stabilito, ma come al solito niente da fare non si vince niente.

Il percorso è molto gradevole, dopo un primo tratto pari si inizia un tratto di saliscendi che porta verso lo Zoo di Pistoia, facciamo un gruppetto con il Mace, Michele, Anto, Jo a cui si aggiunge Daniele Palmesi e un altro ragazzo, dopo lo zoo un breve tratto in discesa e poi dopo un breve tratto di nuovo pari si va a fare la Via Crucis che porta a Giaccherino una temibile salita che con Jo prendiamo a tutta nel tratto più duro, al termine di questo tratto recuperiamo un attimo e ripartiamo fino in cima aspettando gli altri al ristoro.

Dopo un breve tratto in falsopiano inizia la discesa dove il bimbo si butta a maledizione, a me la cosa non va mi sembra da matti rischiare su una gara non competitiva, scendo comunque discretamente portando a termine una gara a cui se il lavoro permette partecipo volentieri.

sabato 17 luglio 2010

UN ALLENAMENTO GARA

Si un semplice allenamento fatto su una gara non competitiva a Pieve a Nievole a 300 metri da dove abita Michele, una volta tanto invertiamo vado io ad allenarmi da lui.

Aspettiamo ben oltre le 20.00 per aspettare Anto poi visto che non la vediamo arrivare partiamo buoni ultimi anche perchè i cosiddetti camminatori stanno arrivando già da un po', il percorso non è male dopo l'attraversamento dell'abitato di Pieve al confine con Montecatini svoltiamo a destra per salire verso il famoso "Poggetto" mitico strappo delle corse di Montecatini, saluto con piacere Mauro un arzillo vecchietto che fa il pedicure a Montecatini con molta maestria.

La corsa poi si dirige verso la salita dei Tanelli uno strappo micidiale per fortuna fino a circa metà poi inizia al termine della salita, dopo un ristoro scandaloso con bicchieri da caffè, il tratto più bello del percorso con un saliscendi continuo che ci tiene comunque in "quota", riprendiamo qualche podista e poi la discesa, bella di quelle che ti lasciano decidere a te come farla, la fa bene anche Michele poi intravediamo nel finale Fabio con la moglie che sono partiti molto prima, li riprendiamo proprio agli ultimi 200 metri, consegna del cartellino e ristoro ancora una volta con bicchierini del caffè la cosa è ridicola, poi per fortuna Michele conosce uno del ristoro che vedendo le nostre facce allibite ci da una bottiglietta da mezzo litro a tutti i presenti.

Bell'allenamento su un percorso ottimo, organizzazione scarsa e inadeguata specie per il discorso sopra riportato dell'acqua cosa che con questo caldo è la cosa essenziale

domenica 11 luglio 2010

AFA

Si proprio "Afa" quel caldo che ti attanaglia il fisico tutto, fai fatica a fare qualsiasi cosa, correre compreso, perciò ti alleni male anche se fai allenamenti tranquilli o vai ad una gara come Torbecchia venerdì sera dove poi ci vai senza la testa giusta e allora fai la gara tanto per fare.

Stamani avevamo deciso con Michele, Marco e Luchino di fare allenamento a Massarella, all'ora fissata presto per fare l'allenamento prima che il caldo impedisse di correre bene.

Aspettiamo un po' Marco ma poi visto che non arriva andiamo via, sono da poco passate le 8.00 ma è già un caldo terrificante si fa fatica veramente a correre il sudore inonda canotta e pantaloncini dopo 3 km sono mezzi entrambi, tanto che alla fine del primo giro dico a Michele faccio quello che ti avevo detto, infatti prima ancora di bagnarmi con la borraccia tolgo la canotta in tanti anni ricordo di averlo fatto due o tre volte ma almeno non ti si appiccica la canotta alla pelle, sia Michele che Luchino mi imitano, ci bagnamo e via il secondo giro, al termine della discesa prima di Massarella approfittiamo di una fontana per bagnarci, dopo la salita riesco a trovare un buon passo e finire bene nell'ultimo tratto.

Arrivano anche Luchino e Michele e stiamo un po' lì a cercare di smettere di sudare almeno un poco pensando che sono passate da poco le 9.00 è tutto dire.
Comunque nella speranza che questo caldo attenui un po' la sua morsa cercherò di mantenere un livello accettabile di forma

mercoledì 30 giugno 2010

Bonelle di sera

Indeciso fino all'ultimo alla fine con Michele e il Mace sono andato a Bonelle per la consueta gara serale, parcheggio davanti casa alla Nikka che anche se in crisi spronata viene a correre anche lei.

Quasi nessun riscaldamento e partenza decisa anche perchè mi trovo quasi in fondo, recupero posizioni fino al godermi in diretta la lotta per le prime posizioni fra tre donne, piccolo particolare di tattica quello che ha applicato Emma Iozzelli lasciando sfogare le altre due donne, una delle quali al rientro dopo un infortunio e condotta in modo scellerato dal suo allenatore, l'altra invece molto più allenata riesce comunque a stare molto vicina alla Iozzelli.

Fino al 7° km riesco a stare con Emma è un vero piacere l'altra volta che era successo ero riuscito a fare il personale sulla mezza, la mente vaga coi ricordi ed a quel punto riaffora nella mente il ricordo di Luca e cala la concentrazione anche perchè girandomi su una curva noto che ho un bel vantaggio, lascio andare Emma e Luciana e mi limito a portare a termine quasi in surplace.

Aspetto Marco e Michele per andare a fare un po' di scarico e poi dopo aver smesso di sudare visto il caldo tremendo andiamo con Michele, il Mace e la Nikka a mangiare al locale circolo

lunedì 28 giugno 2010

CIAO LUCA

Stamani quando sono arrivato a lavoro alle 5.45 circa (facevo il turno di mattina) un collega di lavoro mi fa "Dani ma te Luca L lo conoscevi?"
A quella domanda sono rimasto stupito e poi mi è scappato come un automa "perchè conoscevi?" e mi si è gelato il sangue, Gianfranco mi ha messo al corrente che Luca ieri mattina era in giro in bici con un gruppo di altri appassionati quando improvvisamente è caduto a terra morto, a nulla sono valsi i vari tentativi di rianimarlo se ne è andato per sempre lasciando a 48 anni la moglie e tre figli.
Ho lavorato tutta la mattina come un automa e tante volte sono salite agli occhi le lacrime, quanti ricordi da bambini in prima elementare fino alla terza media assieme, compagni di banco e di giochi quante volte la lezione assieme, quante partitelle a calcio era un grande portiere, quanti giri assieme in bici la sua passione. Eravamo anche vicini di casa abitando a 300 metri di distanza.

Provato dalla vita per le perdite di entrambi i genitori quando non aveva ancora quindici anni e dell'unica sorella portata via poco tempo fa da un male incurabile, un unico pensiero mi fa sorridere se ne è andato facendo quello che gli piaceva da matti pedalando in bicicletta, infatti sua moglie mi ha detto che la faccia è serena, è in attesa dell'autopsia per stabilire le cause del decesso visto anche la sua regolarità nel fare la visita medica da sforzo.

Ciao Luca con te se ne va una piccola parte di me, quella stupenda dell'adolescenza dei sogni e delle speranze

domenica 27 giugno 2010

PIASTRE

Dopo tanti anni riprovo a fare le "Piastre" alla Pistoia-Abetone ma la conferma è che questa salita non è adatta alle mie caratteristiche, mica che non riesco ad andare ma mal mi adatto a queste pendenze di una salita che per chi vuole arrivare in vetta deve essere affrontata con molta attenzione.

Passiamo alla gara partenza tranquilla e poi un buon tratto prima dell'inizio della salita, le prime rampe fino a Piazza sono tremende e fino diciamo a Borghetto va tutto bene, poi da lì capisco che è meglio rallentare un attimo e arrivare in cima senza problemi cosa che faccio nel tempo che più o meno volevo realizzare con la convinzione che l'anno prossimo sicuramente la starò a vedere

domenica 20 giugno 2010

LIZZANO IN BELVEDERE

Dopo aver passato due settimane in cui cose ben più importanti della corsa mi avevano fatto giustamente tralasciare allenamenti e gare, con una corsa a Castellarano fatta con problemi fisiologici, in un caldo infernale e senza le giuste motivazioni ho corso in tranquillità a Chiesina Montalese allungando un pelo nel finale.

Dopo essere stato incerto fino a ieri sera se andare o meno a Lizzano in Belvedere ho deciso di seguire Rinaldo e il Mace con Michelino levataccia sotto un cielo che ha deciso di darci un po' di acqua sotto forma di una bella pioggia che era da molto che non ci veniva a trovare.

Riscaldamento e partenza tranquilla e decisa nello stesso tempo, le sensazioni sono buone è un po' di tempo che non faccio la "gara".
Certo che il percorso è come preferisco sono quasi 7 km di salita ma salita dolce continua, proprio come piace a me ed infatti riesco proprio a correre come voglio a recuperare posizioni senza troppa pioggia quando si scollina a più di 800 metri s.l.m. si fuma respirando vuol dire che i 12° di Lizzano sono inferiori a Vidiciatico, inizia la discesa una di quelle discese tecniche dove devi spingere ma le gambe non rispondono al 100%, arriviamo con un gruppettino di 5 agli ultimi 600 metri guardo i cartellini è solo uno da tenere d'occhio, lo faccio con molta tattica scivolando in fondo al gruppetto respirando e piazzando la volata buona agli ultimi 150 metri con molta facilità segno che le gambe a parte tutto rispondono, trentaseiesimo assoluto (ne premiavano 40) e soprattutto buone sensazioni anche nel finale sotto una pioggia torrenziale, che ci accompagna anche al ritorno alla macchina e dopo alle premiazioni e per buona parte del ritorno a casa

domenica 6 giugno 2010

TERME RUN

Dopo un'americana da dimenticare (raffreddore) e la corsa qui a Ponte Buggianese non competitiva fatta in tranquillità con Anto, Sauro e il Mace in vista di Castellarano mercoledì con Marco, Michele, Luciano Nic e Rinaldo abbiamo fatto un allenamento veramente tosto peccato che altri non abbiano approfittato della cosa unendosi a noi certi allenamenti danno benefici a lungo termine.
Non così ieri sera nonostante lo scarico le gambe erano come imballate piene perciò va tutto tenuto nella giusta considerazione oltretutto perchè questa gara voluta dall'assessore allo sport del comune di Montecatini Bruno Jaluna (grandissimo allenatore di pallacanestro nonchè ottimo scrittore di libri gialli e soprattutto grandissima persona) non era certo pari anzi continui cambiamenti di ritmo perfetti per Castellarano, e le gambe non reagivano bene a questi continui cambiamenti di un percorso assolutamente spettacolare con passaggio dentro agli stabilimenti termali affascinanti nel crepuscolo illuminati dai lampioni e da fari alimentati da piccoli generatori nei punti più pericolosi, solo un piccolo inconveniente dentro uno di questi passaggi non c'erano le giuste indicazioni e c'è stato un bel casino, tanto da fare 200 metri in più, perciò al tempo impiegato andrebbe tolto un minuto circa.
Incredibile a dirsi un tifo esagerato in gara, non eravamo a New York ma a Montecatini chi faceva il tifo purtroppo non era italiano, ma turisti stranieri e solo qualche italiano si è unito alla maggioranza di tifosi.
Alla fine un discreto 33 esimo posto per come è arrivato in un ottimo percorso, mi ha fatto piacere anche la buona gara di Marco e l'ottima buona corsa dell'ultima arrivata del GP Anna che ha fatto una bella gara sta iniziando adesso e certe piccole soddisfazioni sono un ottimo stimolo per proseguire

domenica 16 maggio 2010

STABBIA E BUGIANI

Impegno doppio questo fine settimana, una staffetta sabato pomeriggio e la classica corsa del circolo Bugiani a Pistoia, partiamo da sabato pomeriggio staffetta del padule a Stabbia di Cerreto Guidi, il volantino recitava 3x3,180 in realtà viene cambiato il percorso che alla fine risultera 3,860 comunque forse meglio così veramente più bello.

Staffetta con Marchino in prima, io in seconda e Gianfranco in terza, è la seconda volta che io e Gianfranco teniamo a battesimo un atleta alla sua prima staffetta, inutile dire che prima della partenza ho cercato di rassicurare e di fare stare tranquillo Marco.

Comunque facciamo riscaldamento provando la parte più tecnica del percorso, ultime raccomandazioni a Marco di cercare di correre forte ma con la testa e all'ultimo km di dare tutto, di correre controllando Michele che con il Mace e Rinaldo e Marco correndo bene lo vedo comparire a sorpresa tutto solo, inutile dire che ci speravo volevo avere un po' di vantaggio sul Mace ed eccomi accontentato, la partenza è in salita uno strappetto niente male ma avendolo provato lo faccio bene giunto in cima sento che chiamano al cambio la squadra dei veterani, mi butto giù sulla discesina corribile e poi inizia il tratto pianeggiante poche centinaia di metri e dopo una curva a sinistra ecco il tratto su strada bianca bellissimo ben battuto si corre da dieci, la concentrazione è al limite sto accarezzando il sogno di tenere dietro il Mace, finisce quel bellissimo tratto e su una curva ad angolo retto mi volto dietro vedo il Mace a settanta-ottanta metri, mancano ormai poco più di 500 metri rilancio ancora sento di stare bene, rientro di brutto sulla staffetta femminile che è un poco più avanti, arriva la salita finale la affronto a tutta ormai sono sicuro di poter cambiare davanti, salto la staffetta femminile e vado a dare il cambio a Gianfranco, so di essere andato bene il Mace poco dopo me lo conferma il tempo mi soddisfa a pieno, dopo defaticamento con Michele e il Mace, andiamo a vedere l'arrivo delle staffette, Rinaldo ha ripreso Gianfranco ma ha venduto cara la pelle, insomma finiamo settimi ottima prestazione, ci riempiono di vino per un po' non ci sono problemi per bere.

Stamani classica gara al circolo Bugiani le gambe non possono essere al meglio perciò adotto una tattica tranquilla perciò sto fino all'ottavo km con Luca e Marco per poi aumentare ma anche se la muscolatura è calda le gambe non sono al meglio, riprendo la seconda donna e poi vedendo che c'è poco da riprendere mi assesto lì e chiudo comunque discretamente bene senza comunque aver esagerato solamente le gambe un attimo stanche, va bene così ora niente gare per un po' bene insistere sugli allenamenti mirati e mantenere questa buona condizione di forma

mercoledì 12 maggio 2010

ALLENAMENTO BAGNATO

Raramente vado a descrivere gli allenamenti, ma dopo tanto tempo ho riprovato quelle sensazioni belle quando uno corre con facilità sia pure correndo a ritmi forti per me.

Quasi alle 18.00 passa Rinaldo ed andiamo in quella piccola oasi protetta dal vento lungo il bosco sulla strada che porta verso Massarella, comunque riscaldamento regolare verso la salita del Cinelli non piove ma minacciose nuvole preannunciano temporale.

Torniamo indietro per iniziare a fare i 1000 con recupero a 2 minuti, ma mentre stiamo per arrivare al 7° km dove dobbiamo iniziare il lavoro iniziano le prime gocce che aumentano di intensità sempre maggiore, siamo in ballo e conviene ballare come si dice.
Primo mille sotto un vero diluvio in 3'48 sento le gambe che girano comunque bene, arriva anche Luciano Nic che mi fa non piove mica vero? Recupero e si riparte la sensazione non abbandona, passano due bikers che commentano non siamo mica matti vero? No gli rispondo io è bellissimo, finisco il 1000 in 3'48 di nuovo, commento con Rinaldo li stai tirando vero? Lui mi fa si e mi vengono bene.

Il terzo mille inizia che non piove, passa il figlio di Serafino in bici che mi incita, ma riesco con una facilità incredibile a tenere ritmo guardando Rinaldo che si allontana con regolarità, a metà inizia di nuovo a piovere, ancora 3'48 mi inizio a divertire e sorridere, perciò rompo gli indugi il quarto con la pioggia ormai amica di questa primavera matta 3'46 recupero sempre facile e il quinto senza pioggia 3'45, passa Nic che ha iniziato il riscaldamento, con Rinaldo facciamo dopo i 2'00 di recupero 2x500 ma questa volta non faccio come i 1000 sento di stare bene e mi incollo alle caviglie, ai 250 mi sembra che Rinaldo non vada e senza troppi indugi lo passo e mi metto davanti a quel punto mi dico non ti far ripassare e così avviene, aveva detto Rinaldo guardo di farlo in 1'35, te va bene anche se lo fai in 1'40, arriviamo alla fine del 500 in 1'32, mi do del bischero per aver esagerato ma sono contento, dopo 1'3o ripartiamo stavolta non lo sorpasso e ai 450 sento la fatica arrivare mi rendo conto di essere vuoto ma chiudo lo stesso in 1'38.

Poi defatichiamo diamo consigli a Nic per fare le ripetute in salita e ci andiamo a cambiare visto che siamo mezzi come pulcini ma almeno contenti

domenica 2 maggio 2010

PISTOIA OSPEDALE E DORMISACCO

Inizio di maggio con due gare competitive, delle due gare sicuramente preferisco la prima, ma ieri non era giornata con una settimana pesante a lavoro e probabilmente risentendo della maratonina di Bonelle non mi sono mai allenato troppo bene, ricordando lo scorso anno dove avevo fatto la differenza sulla salita della Germinaia e sul tratto da Val di Brana a Pistoia ma quest'anno sembrava che nonostante la corsa pulita era non redditizia, ho cercato di proseguire ma forse con poco mordente, diciamo una gara nettamente insufficiente.

Convinto nel viaggio di ritorno dal Mace e desideroso di riscatto stamani sono andato al Borgo per il Trofeo Dormisacco giunto alla sua 35° edizione, una gara che io ritengo dura e nervosa , avevo stabilito di farla con Marco, perciò partenza tranquilla anche perchè arriva subito Buggiano, quello strappo tremendo che una volta tanto salgo in maniera ottima senza fiatone con agilità e leggerezza o almeno è quello che provo io tenendo conto della gara di ieri, giunto in cima aspetto Marco (visto che mi ha eletto suo allenatore a tutti gli effetti) gli do piccole indicazioni su come affrontare il percorso che dopo Buggiano transita dentro il Colle e poi va nella zona del Campioni nel bosco, le mie gambe rispondono sempre bene e oltre che scandire il passo incito sempre Marco che comunque con una buona forma fisica mi segue diligentemente, in qualche momento credo di esagerare ma vedendo che mi segue continuo fino in cima alla Cessana dove inizia la discesa che riporta al Borgo, in questo tratto incito molte volte Marco che con la discesa molto probabilmente ha litigato da piccolino, ritornati in pari prendiamo un buon passo e finiamo molto bene sempre sotto una pioggerellina che con quella di Montecatini non ha niente a che vedere.
Un buona iniezione di fiducia che era da un po' che aspettavo ora speriamo di fare qualche allenamento di qualità

domenica 25 aprile 2010

BONELLE

Una tappa abituale è Bonelle oltretutto è la gara della Nikka e della Ketty, rispetto agli anni scorsi ho deciso di fare la maratonina e non la solita gara di 10 km che ho sempre fatto da che gli amici di Bonelle hanno tolto la gara di 14 km che era semplicemente stupenda.

Fa caldo è il primo della stagione, onestamente mi sento strano anche per via di una staffetta commemorativa ieri che doveva essere di 6 km ed è diventata di 10 nel pomeriggio con il mangiare ancora sullo stomaco.

La partenza è puntuale alle 9.00 e partiamo in un gruppetto, non la volevo tirare doveva essere un allenamento, ma le sensazioni di prima rimangono, sento di correre pesante (Luciano me lo conferma) in più ci si mettono un vento caldo ma fastidioso e il caldo, mi limito a rimanere con Luciano e chiudiamo assieme almeno io proprio in difficoltà, scopriamo che la cosa è stata un po' generale, il Burchi ci dice al Ghibellino i km scorrevano in facilità oggi proprio per nulla.

Dopo l'arrivo ho cercato di recuperare con una fontana e bevendo molto, poi vado a trovare la Ketty per prendere la panna e le fragole ed il premio che vista la prestazione non meritavo, ma così è (se vi pare, come diceva una novella di Pirandello)

domenica 11 aprile 2010

Un caffè bagnato

Per prima cosa un ringraziamento particolare a tutti i ragazzi dell'Atletica Montecatini che con un tempo da tregenda pioggia forte, vento e temperature in picchiata rispetto a ieri sono stati tutti al loro posto per permettere a tutti quei pazzi (perchè tale è la definizione) che hanno corso stamani a Montecatini.

Perchè il titolo un caffè bagnato perchè ieri durante l'allenamento con Marchino gli avevo detto domani rientri a premi, lui mi aveva risposto che non ce la faceva, gli avevo detto ci si scommette il caffè e così avevamo stabilito se rientrava pagava lui in caso contrario io.

Dopo la giornata stupenda di ieri da 22° si è passati a 6° nel corso della notte, ma stamani purtroppo oltre al freddo anche acqua e vento sembrava di essere a Castellarano 1994, ci saranno state circa 200 persone ma molte di queste se ne vanno senza partire a dire il vero sia io che Michele che Rinaldo pensavamo di imitarle ma poi Marchino ci ha convinto e siamo partiti, dopo 100 metri eravamo zuppi da capo a piedi in certi punti la strada era un fiume, su per la via di Riaffrico la pioggia ha un po' diminuito di intensità ma non il vento, nel tratto dove finisce quella salita dura prima di Vico dico ai ragazzi di recuperare forze prima di arrivare a Montecatini Alto dove rivedo con piacere Adriano Baldi detto "Lo Zio" mi fermo un attimo ad abbracciarlo fa sempre piacere rivedere un personaggio che ha fatto la storia del podismo in Valdinievole.

Da Montecatini Alto per ritornare giù c'è la discesa delle Pietre Cavate che dopo i primi 100 metri presenta un tratto sterrato bruttissimo dico a Michele e Marchino di stare molto attenti, non così fa qualche podista imbecille che spinge anche per passare e si butta poi a capofitto nella discesa asfaltata insieme ad altri, io invece mi raccomando di stare calmi e di scendere ma non di spaccarsi anzi centra anche la battuta che si rientra nei 30, Marco mi guarda stranito come se dicessi una boutade, finita la discesa mi metto davanti e inizio a scandire il passo e riprendiamo pian piano i vari podisti davanti compreso anche quello che mi aveva spinto, lo passiamo e ce ne andiamo, nel finale Marchino che poco prima aveva detto di essere in crisi si esalta e va a riprendere un altro podista con cui credo avesse un conto da regolare.

Arriviamo all'interno dello stadio per consegnare il cartellino ci fanno arrivare sotto le tribune per farci risparmiare la pioggia quando ormai si era fermi, Marco prende il cartellino e mi guarda ridendo c'è scritto 28° assoluto, Michele 10° veterano e io che non mi sono messo a fare la volata 30°, ridiamo della cosa ho indovinato il piazzamento (era facile farlo) andiamo a ritirare il premio, beviamo e mangiamo qualcosa poi ci salutiamo e andiamo a casa a fare una bella doccia calda per riscaldarci.

Domenica dove vado a correre, da nessuna parte c'è il Ghibellino prossimo impegno Bonelle il 25 aprile

domenica 28 marzo 2010

GHIBELLINO

La mia gara quella che non correrò mai in gara ma che comunque in allenamento ho fatto diverse volte, visto il nostro regolamento interno che dice che noi non possiamo correre la mattina della gara, il Ghibellino quest'anno c'è il 18 di aprile e noi l'abbiamo fatto oggi.

Stamani ore 8.30 presenti Luchino, Anto, Luciano, Gianfranco, Michele ed io, assente Marchino che alle 7 poco più mi ha mandato un messaggio che non si può riferire, visto che aveva quasi 38 di febbre, doveva essere il suo primo ghibellino corso ed invece ............

Partiamo precisi come il vero ghibellino controllando il percorso con il satellitare alla fine 20 km e 210 metri, l'andatura è tranquilla e il Generale inizia subito un monologo (quanto chiacchera!!!!!) e dopo meno di un km riesce a prendere la prima pacchina della giornata ma non da me ma da Anto vista una sua battuta sulla nostra Ladies non proprio elegante.

La salita del Colle è sempre uguale un primo strappo di 400 metri un attimo di respiro e poi la parte più dura in totale 1,600 metri circa, prima fermata a Massa alla fontana poi si riparte le "Scale" subito e poi la mulattiera la famigerata mulattiera che provo ad affrontare correndo le parti più dure e camminando di passo svelto le pettate tremende, come me fanno Luchino e Michele, mentre Gianfranco la corre tutta corricchiando anche le parti dure risultato alla fine rimaniamo sempre alla solita distanza.

Dopo Cozzile inizia il bosco è la parte che adoro del percorso, cerco comunque di stare davanti solo perchè davanti si vede bene dove si mettono i piedi, nel tratto prima di Croci ricordiamo la descrizione fatta dalla Nikka sul fatto che nei tratti di discesa due anni fa scendeva a spazzaneve visto che diluviava, non così stamani percorso in condizioni splendide.

Dopo Croci perdiamo Michele (problemi fisiologici "Pomino") quando ce ne rendiamo conto iniziamo a chiamare e così facendo sbagliamo strada senza accorgercene per 150 metri fino a che ci troviamo davanti una rete, la prima reazione ed ora questo come lo risolviamo per il ghibellino mi si gela il sangue ma è questione di un attimo subito vedo dietro una casa e capisco l'errore, dietro front e mentre torniamo indietro ecco Michelino riprendiamo subito la strada giusta e dal bivio con la stradina che arriva da Verruca dico di stare sfilati per vedere bene dove si mettono i piedi ed infatti in questo tratto fino al ponte di Barano e dopo fino alla casa che indica la fine del bosco è la parte più brutta e a cui dovremo mettere mano con motoseghe visto che di alberi giù ce ne sono diversi.

Finisce il bosco si ritorna sull'asfalto e dopo un km ecco la discesa del Casorino andatura tranquilla non conviene spaccarsi a farla a tutta, Michelino è preoccupato gli dico di rilassarsi e di non pensare che è discesa, scendiamo con Anto e Luciano commentando i vari tratti scoscesi, in fondo alla discesa rientra Michelino in buone condizioni finalmente, Gianfranco è leggermente staccato e Luchino mi sembra in difficoltà infatti taglia dal circolo, noi finiamo il percorso in maniera esatta in circa 2h.

Qualche commento dopo mentre ci cambiamo, di certo il Ghibellino è sempre duro ma l'ho fatto tranquillamente senza dolori e questa è la cosa più importante in prospettiva futura

domenica 14 marzo 2010

Mezza di Empoli

Prima edizione di questa mezza di Empoli ben organizzata e con un otttimo premio di partecipazione (tuta asics) per un costo di Euro 12, rispetto ai costi delle altre maratonine che come ho detto già una volta sono spropositate.

Stamani avevo detto un allenamento va bene un tempo su 1h 35, ma la testa probabilmente non era registrata al meglio, dopo due km ho aspettato Marco che era rimasto staccato in partenza ho cercato di farlo rientrare su Anto, Luchino e Michele mentre sull'ultimo sono riuscito, Anto e Luchino proseguivano senza che riuscissimo a riprendergli metri.

Dopo il 10° km sono partito perchè oramai erano troppo lontani e come un bischero non ho ragionato tre km sotto 4'00 che poi ho pagato anche perchè fino al 17 quando sono rientrato su Anto ho tenuto sui 4'10 e improvvisamente complice anche due ristori saltati è arrivato un senso di svuotamento generale, mi sono trascinato fino all'arrivo chiudendo in 1h 33'48 tempo rispettato per l'allenamento ma poca contentezza, complimenti doverosi ad Anto al suo primato personale tutto da sola, a Rinaldo che sta tornando ai suoi livelli, un commento con l'Innocenti a cui avevo detto ieri ma mi sa che domani non sarà giornata.

Al ritiro delle tute chiacchero un po' con Cannone che zitto zitto ha fatto 1h 14'20 in facilità e a cui avevo predetto un posto nei primi 10, infatti è arrivato nono.
Domenica c'è la maratonina a Pistoia, due anni fa feci 1h 26, sicuramente quel tempo è un miraggio sicuramente speriamo di usare la testa e credo un tempo su 1h 30 di poterlo tenere vedremo soprattutto spero di potermi allenare bene visto che la settimana dovrebbe essere buona come tempo e temperature e domenica di correre con la testa

domenica 28 febbraio 2010

SAN GIUSTO

Lo scorso anno iniziai e terminai il post dicendo magari correre sempre a S. Giusto, figuriamoci se anche con il dolore agli adduttori che mi tormenta di nuovo da un paio di settimane, risvegliato da una partita a calcetto con i miei figli.

In settimana avevo avuto cattive sensazioni negli allenamenti ma non avrei rinunciato a correre a S. Giusto per nulla al mondo, ho fatto di tutto anche ieri molto ma molto stretching, poi stamani con Michele, anche lui alle prese con problemi muscolari risvegliati da quella partita, siamo andati molto timorosi di come sarebbe andata a finire.

Anche senza una partenza forte il dolore non mi da tregua anche se è sicuramente sopportabile, dopo il sesto km devo lasciare andare Gino sento che non posso forzare ulteriormente il passo, per fortuna che arriva il Parco delle Pavoniere e sul terreno più morbido il dolore si attenua riesco ad aumentare anche sull'argine che non è poi così male pensando alle pioggie dei giorni scorsi.

Ma dopo il decimo km riinizia l'asfalto e il dolore diventa tremendo ma ormai non posso mica arrendermi stringo i denti e i quasi 5 km finali diventano un tormento non vedo l'ora di arrivare e poco importa che rientro a premi non è una soddisfazione.

Ora va sistemato il problema senza mezzi termini, gareggiare così non va bene, ma non potevo certo rinunciare a S. Giusto......

domenica 21 febbraio 2010

PORCARI

Viene definita la Regina delle Non Competitive ed è vero, ma andiamo al racconto della mattinata presto come bisogna fare per una non competitiva a venti alle otto siamo a Porcari con Rinaldo, il Mace e Marco che alla guida si stupisce della marea di persone che stanno già correndo.

Partenza e si inizia a salire subito verso S. Giuseppe e poi Montecarlo, non sono al meglio visto che ho le gambe sempre imbastite dalla partita a calcetto con i miei figli, qui apro una piccola parentesi, vanno bene anche dolori alle gambe se giochi con i tuoi figli è stata una cosa bellissima ed emozionante.

Comunque prima di raggiungere Montecarlo faccio un buon pezzo in salita spingendo e questo mi è piaciuto, dentro Montecarlo prendiamo i fazzoletti lanciati dalla catapulta, non Marco che va direttamente alla scatola ahahahahahahahah fortissimo comunque, dopo il ristoro vicino al ristorante La Nina rimaniamo io Marco e Luchino gli altri fanno 25 km noi dirottiamo sui 20 km, dopo la quercia secolare inizia il fango viste le pioggie dei giorni scorsi e la marea di partecipanti, spettacolare il passaggio sulla torretta dove però c'è un piccolo appunto da fare agli organizzatori c'è un cartello che dice a destra chi corre a sinistra chi cammina purtroppo non è così ci sono da scendere dei gradini e c'è chi si blocca, per carità non si poteva correre su quei gradini scivolosi ma camminare si, alla fine con qualche spallata e qualche spinta riesco a passare.

Che dire una gara bellissima con un premio di partecipazione incredibile per SOLI 2 EURO viene dato una confezione di 6 rotoli di carta asciugatutto Regina e un telo mare è vero che solo con un grande sponsor si possono fare certe cose, ma dovrebbero vedere la cosa organizzatori esosi di maratone e mezze che chiedono cifre assurde per una gara facendo pensare che dietro ci sia solo il Business e basta

domenica 14 febbraio 2010

TROFEO ASM

Il trofeo ASM è diventato ormai almeno per me una classica di inizio anno, è una corsa che personalmente mi piace ma c'è un ma, tutti gli anni arrivo a questa gara non al massimo della condizione per svariati motivi.

Dopo l'allenamento molto tosto di domenica e quello di mercoledì sapevo di non essere al massimo anzi credevo in una seconda Empoli ed invece appena sono partito ho capito che avrei sofferto ma non sarebbe stato uguale, partenza deciso e riesco a tenere il ritmo forte almeno per quello che pensavo, le gambe fanno male ma vanno (forse ora sono abituate al carico di allenamento ed anche se stanche reagiscono) ed anche la terribile salita dei Cappuccini riesco a farla bene recuperando posizioni, non così la discesa, la mia discesa mi sta dando dei problemi o forse è normale pagare nel punto che pensi sia il tuo lato più forte.

Finita la discesa sul pari riesco a ritrovare il ritmo e riesco a chiudere bene sia pure soffrendo come mi fa notare Roberto Gianni dopo l'arrivo, bisogna tenere conto che era anche 17,250 invece dei 16,500 dichiarati infatti il percorso era cambiato sia in partenza che nel finale.

Domenica allenamento a Porcari una splendida non competitiva da fare divertendosi insieme a diversi compagni di squadra. Poi nel pomeriggio finalmente una soddisfazione dalla Juve una tanto stentata ma ci voleva.

domenica 7 febbraio 2010

Buon Allenamento

Stamani dopo un paio di settimane il mercoledì prima di Empoli, ho ripetuto quell'allenamento tosto che avevamo fatto con Rinaldo, Michele e Luciano N. stamani senza furia come era successo l'altra volta per via del buio.

E' stata una mattinata particolare di buon ora, prima di allenarmi sono andato a rendere l'ultimo saluto ad una persona che purtroppo ci ha lasciato venerdì, se ne è andato in silenzio come succede a tanti rubato hai suoi affetti da un male che non gli ha lasciato scampo.

A differenza dell'altra volta non c'è Luciano ma c'è Luchino e anche Sergio che comunque dice che lui corricchia e basta, l'allenamento dopo il riscaldamento è tosto con ripetute lunghe in salita e poi ripetute in pari, la differenza rispetto al precedente allenamento è che stavolta so a cosa vado incontro perciò correndo con intelligenza e dosando bene le energie è venuto fuori un bell'allenamento con buone sensazioni anche nei momenti in cui ero al limite, certo il riferimento di Rinaldo è importante ma stavolta ho tenuto a freno l'istinto di rispondergli visto che è ritornato ai suoi livelli di eccellenza.

Spiace per Luchino che non era in condizioni psicologiche ottime per correre per problemi personali, si sa che senza la testa non si corre è quella che ti fa sopportare la fatica di allenamenti duri, non basta solo la vicinanza di amici, purtroppo è un periodo che sembra che ogni domenica ci sia un amico in crisi, speriamo che la cosa passi perchè così non va proprio.

Un piccolo particolare dall'inizio dell'anno è la prima volta che ho corso con i pantaloncini corti sono un po' stufo di correre sempre con fuseaux o ciclisti, il freddo va bene ma ora sta un attimo esagerando, prima curiosando su di un sito di meteorologia ho visto che la bella giornata di stamani sarà solo una pausa per il prossimo fine settimana sembra che si ritorni alla neve.........

domenica 31 gennaio 2010

BUONE SENSAZIONI

Dopo una settimana in cui mi sono allenato sempre con il freddo, è vero a me piace ma ora sta esagerando, per Vinci stamani mi aspettavo lo stesso clima cosa che puntualmente si è avverata.

Fa veramente freddo siamo a 0° quando arriva Michele, durante il tragitto notiamo che verso Vinci c'è la strada bagnata, scopriremo dopo che alle 06.00 nevicava addirittura, fa freddo ma senza vento e durante il riscaldamento parlando con Rinaldo dico sarebbe quasi da mettersi i pantaloncini corti invece dei fuseaux, poi opto per i fuseaux visto che nelle zone di ombra si gela.

Partenza un po' imbottigliato ma la strada grande fa subito trovare il ritmo giusto e visto che le gambe trasmettono buone sensazioni insisto anche in salita dove comunque ultimamente non vado poi così male e poi anche sul misto prima dell'ultima discesa, ma in fondo alla quale arrivano le prime volate di vento, come si rientra sul lungo viale che viene da Streda e che riporta a Vinci il vento si fa sentire è semplicemente in faccia, sono quasi 4 km sono lunghi ma visto che le gambe vanno e la concentrazione è massima insisto lottando con un podista in completo nero che riesco a staccare sull'ultima salita si perchè nell'ultimo km c'è anche quella, riesco anche a sprintare sorpassando un atleta negli ultimi metri.

Ottimo direi stesso tempo anzi migliore di domenica scorsa ad Empoli, ma oggi era più lunga di 500 metri e soprattutto quelle buone sensazioni che speravo di risentire e che ultimamente non le avevo tante avvertite, domenica ripeterò l'allenamento di mercoledì della scorsa settimana, prossima gara il trofeo ASM a Prato

domenica 24 gennaio 2010

EMPOLI

Come lo scorso anno ritorno ad Empoli per testare la forma, lo scorso anno ero in un momento di ripresa dopo un autunno pieno di acciacchi, quest'anno dopo un fine anno buono, con già due maratonine nel mese di gennaio ed un carico di lavori fatti in prospettiva primaverile, mercoledì ad esempio un allenamento tanto duro quanto bellissimo, uno di quelli che quando finisci dici mamma mia come sono stanco ma è stato favoloso.

Mattinata fredda come capita spesso in questo periodo, temperatura sotto zero, riscaldamento e sento le gambe come del resto ieri imballate, nella prima parte in pari riesco a tenere un passo discreto, ma già salendo verso Cerbaiola sento che non è giornata, dopo la discesa sulla seguente salita lascio andare Josif e Fabio aspetto Luciano le gambe non rispondono al meglio in pari figuriamoci in salita.

Verso il nono km come per magia sul tratto più duro le gambe danno segnali di ripresa, provo a vedere cosa riesco a fare, riprendo Carmine de Masi avanti 100 metri al momento che le gambe si sono sbloccate e con lui andiamo a riprendere Fabio che è 100 metri più avanti, al 10° km inizia la discesa che scendo tranquillo senza assolutamente forzare e nell'ultimo km in pari le gambe vanno via bene ma mi impongo di non forzare anche se le gambe direbbero che potrei aumentare a piacimento.

Il tempo è il solito dello scorso anno ma se le gambe imballate e cariche di lavoro vanno così bè ..............................

domenica 17 gennaio 2010

PUCCINI MARATHON

Ritorno dopo due anni a fare questa maratonina, il nome è un grosso paradosso e fa parte di cose che secondo il mio modesto parere non vanno in questa maratonina che mi porta a dire solamente una cosa sarà la mia ultima partecipazione a questa gara.

Parto da un'iscrizione con un costo esagerato per dare una maglietta che sia pure della Mizuno ha un costo esoso, poi andrà in beneficenza il ricavato ma.......... credo personalmente che siamo di fronte ad un business bello e buono.

Il percorso è anche scorrevole chiuso al traffico ma non alle biciclette(troppe e nel mezzo ai podisti), non riesco a capire quelli di servizio se non le vedono. Poi qualcuno di questi accompagna i propri atleti e non come Pablo Bassin correndogli accanto in gara pure lui, ma affiancondoli con la bici senza assolutamente preoccuparsi degli altri atleti in gara, ho sentito un presunto allenatore dire ad un atleta dell'Alpi Apuane non ti preoccupare se sono vicino (era a 20 cm) il podista l'ha mandato a quel paese.

Un particolare non da poco zona partenza molto stretta tanto che restando un po' imbottigliato riesco a correre il primo km in 4'50", dopo mi assesto su un ottimo passo molto regolare ed è questo quello che volevo, mantenendo la concentrazione quando nel gruppettino dove ero aumentano e poi recuperando i cadaveri e così nonostante un freddo pungente e un vento a dir poco fastidioso in faccia nei km finali, dopo 2 anni si ritorna sotto 1h 30 per soli 6 secondi ma ci si ritorna, va bene così, un piccolo appunto fra le varie approsimazioni di questa gara c'erano dei presunti pacemaker ho visto quelli di 1h 35 arrivare in 1h 33 forzando incredibilmente e facendo scoppiare una marea di gente, Michele mi ha raccontato che uno ha dato una botta ad un pacer perchè aveva esagerato con il ritmo invece di 4'30 andava a 4'20, per esperienza personale è molto difficile farlo soprattutto quando hai dietro di te 30-40 persone, in toscana c'è un gruppo che lo sa fare gli altri mi sembrano cattivi imitatori.

Tornato a casa una soddisfazione immensa il mio Ale ha segnato il gol della vittoria con la sua squadra (prima vittoria dall'inizio del campionato aics) mi ha detto con gli occhi che ridevano che su un lancio ha bruciato sullo scatto il difensore e bucato il portiere in uscita, una notizia grandissima che mi ha dato una soddisfazione enorme