venerdì 27 dicembre 2019

TEMPO DI BILANCI

Siamo agli ultimi giorni del 2019 e allora si fanno i bilanci di un'annata che direi di svolta in tutti i sensi.

Partiamo dalla mia attività podistica che ha avuto dopo tanti anni un arresto, dovuto a problemi fisici e più precisamente per il problema al piede sinistro dove c'è una calcificazione diventata osso sull'esterno del piede ed ha interessato anche il tendine di Achille, risultato a fine gennaio o inizi febbraio mi dovrò operare per ripulire e rinforzare il tendine, ci saranno 40 giorni senza mettere il piede a terra e poi tutta la rieducazione per tornare a camminare bene, per la corsa si vedrà se potrò tornare bene altrimenti pazienza in questi 33 anni ho corso abbastanza.

Il problema al piede dal punto di vista lavorativo è stata nonostante che si prospetti un'operazione un'opportunità dopo 41 anni e passa di lasciare la ditta per cui ho sempre lavorato, pochi giorni fa ho fatto il mio ultimo giorno di lavoro e poi sono entrato in disoccupazione che mi porterà alla pensione, è stata dura lasciare i colleghi di lavoro con alcuni ho passato più di 40 anni, ma anche con chi ho trascorso meno tempo rimarrà come si dice una parte di me.

Ma il 2019 rimarrà un anno magico per una cosa che rimarrà insieme a quando sono nati Matteo e Alessio come una delle gioie più grandi della mia vita quando il 19 luglio è nato Lorenzo il mio primo nipote che spero non sia l'ultimo ma se anche lo fosse sarà qualcosa di incredibile un esserino che prima o poi mi chiamerà Nonno

domenica 15 settembre 2019

ADDIO O ARRIVEDERCI

Addio alla corsa, forse si forse no, diciamo arrivederci come minimo fino al 2021.

Era da un po' di tempo che c'erano dolorini continui al tallone poi dai primi di maggio la situazione è peggiorata dolori forti specialmente a sinistra ma anche un poco a destra, la mancanza di reattività ai piedi e poi il giorno stesso o quello dopo dolori che davano noia a camminare. 

Allora inizi a cercare di capire cosa è successo, dai la colpa alla corsa 33 anni sono tanti, ecografia e si capisce che ci sono calcificazioni. Provi a stare fermo fai qualche applicazione di pomate, qualche antiinfiammatorio ma la situazione non migliora anzi il contrario, alla fine grazie ad un amico contatto un ortopedico che mi dice ok le calcificazioni ci sono, ma non posso dirti niente se non ho i raggi in carico e laterali.

Faccio anche quelli e il radiologo mi dice non sei tanto messo bene col sinistro, giovedì sera vado dall'ortopedico che mi dice a destra c'è una calcificazione che si risolve con qualche seduta di onde d'urto.

Il problema grosso è a sinistra la calcificazione si è attaccata all'osso è ha un po' interessato il tendine di Achille, diagnosi operazione di asportazione della calcificazione e pulizia e rinforzamento del tendine. 

Causa la maggiore sono sicuramente le scarpe antinfortunistiche la corsa centra molto poco.

Corsa vietata fino all'operazione per evitare che si rompa il tendine, messo in lista. Tempi di recupero dai 4 ai 6 mesi per tornare a camminare bene, per la corsa si vedrà.

Non ho certo paura dell'operazione, mi preoccupa un po' neanche tanto la riabilitazione ma il fatto di perdere l'autosufficienza e di dipendere dagli altri chi mi conosce sa quanto sia uno che mi scoccia dipendere dagli altri.

Come ho detto all'inizio non un addio ma un arrivederci alla corsa ce la metterò tutta per tornare

sabato 16 febbraio 2019

DICA 33

16 febbraio 1986 - 16 febbraio 2019 è si sono passati 33 anni dalla prima volta che ho messo le scarpette da corsa per andare a fare una gara a Oste di Montemurlo.
Da allora è passata tanta acqua sotto i punti la corsa è diventata una parte integrante della mia vita, quando metto le scarpette passano tutte tensioni, stress è il momento in cui mi sento me stesso.

Come dicevo da allora sono passati 33 anni, prima non c'era rispetto per chi correva se le persone "normali" ti vedevano correre il pensiero migliore era ma non hai altro da fare o vai a lavorare, adesso perchè la corsa è diventata di moda addirittura ti guardano con ammirazione, la verità qual'è io credo che non sia nessuna delle due, credo solo che ognuno di noi sia libero di fare quello che ritiene giusto di fare senza dare noia a nessuno.

Il podismo quando 33 anni fa ho iniziato a frequentarlo era all'acqua di rose si correva e basta, come si diceva una volta palla lunga e pedalare, ora si è evoluto è cambiato adesso contano i selfie, conta apparire fare vedere che corri per ricevere dei mi piace su Facebook, la corsa è diventata una moda, la cosa non mi piace e mi ci sto allontanando sempre di più non mi sento più parte del mondo del podismo che non è più il mio.

La corsa mi ha dato delle soddisfazioni, le 3 più belle sono senza dubbio senza classifica ma diciamo in ordine cronologico, la mia seconda maratona a Venezia con un finale stupendo. La staffetta a Campiglio con il Mace e Rinaldo(già l'unico che in tutti questi 33 anni c'è sempre stato a dare consigli ad allenarsi assieme e qualche volta ma poche volte anche a superarlo l'allievo però non ha superato il maestro, perchè il maestro era di un livello superiore) diventando vice campioni regionali e per ultima la vittoria lo scorso anno in pista sugli 800 metri (la gara preferita) con gli ultimi metri corsi come a Venezia con il groppo in gola.

Stamattina ho festeggiato il compleanno di corsa, niente dolce o candeline, ma esattamente come 33 anni fa ho messo le scarpette e sono andato a correre