sabato 20 novembre 2021

RITORNARE A CORRERE

 Sono passati mesi anzi più di un anno dall'intervento di pulizia del tendine di Achille e le paure di non poter tornare a correre nella maniera giusta finalmente si sono dissolte.

Dopo la rieducazione e le prime volte che ho corso con tanta fatica e pessime sensazioni è successo di mio nipote Federico una vita stroncata da una malattia genetica cardiaca a 24 anni che mi ha devastato a livello mentale tanto che la corsa non mi sembrava più così interessante.

Una volta che la testa ha deciso di ripartire dopo poco ci si è messo il Covid 20 giorni da incubo nonostante una dose di vaccino fatta e degli energumeni a fare i tamponi che mi ha procurato una infiammazione alla laringe.

Poi pian piano la ripartenza che spero sia definitiva con quattro settimane si con tre uscite settimanali (il tendine non lo posso sforzare più di tanto) con pochi km fatti 4 o 5  non di più, ho chiesto al tendine di allungare e con mia soddisfazione ha risposto ok.

Questa settimana è stata una settimana con un'uscita lunedì di 7km con un passo costante, poi mercoledì ho voluto riprovare a fare il mio giro a Massarella di 11 km e mezzo di saliscendi senza grosse sofferenze ma un buon divertimento visto che ritornare su quel giro anche senza grosso allenamento era un mio obiettivo.

Stamani invece sotto un fitto nebbione ho avuto quelle sensazioni che speravo di poter riprovare, cioè ho sentito subito i piedi vispi (mio nipote Davide docet) che rispondevano alle mie richieste e il fisico nonostante i chili in più rispondeva bene anche a livello di fiato e gli stessi 7 km di lunedì sono stati bellissimi e non importava niente che il passo sia stato buono ho avuto la sensazione di ESSERE RITORNATO A CORRERE

lunedì 26 aprile 2021

RITORNO O NUOVO INIZIO

 18 agosto 2019 l'agenda riporta dopo l'allenamento con Davide su un giro di 8 km nel mio padule "Fine della carriera podistica quasi sicuramente". L'ultimo km era stata una sofferenza indicibile.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, la fine del lavoro, l'intervento programmato per fine marzo e rimandato causa Covid, il lockdown, poi l'intervento a fine luglio, i problemi della ferita che si era infettata e ricamminare ai primi di ottobre. Un ringraziamento particolare al Dottor Berti che mi ha risistemato e alle infermiere del reparto lesioni cutanee del CTO di Firenze.

Poi a metà ottobre l'ok definitivo che la ferita era ok e la palestra e qui un capitolo speciale va a Paolo Magrini che con calma e facendomi fare gli esercizi che talvolta mi sembravano quasi inutili, poi sempre più complicati che sotto l'occhio vigile anche di Simonetta e con l'aiuto di Sergio, del Mito, di Matteo e di Maria con cui è nata anche amicizia. Poi le prove sul tapis roulant (che non mi piace) e le prime corse fuori all'aria aperta con tanta fatica e sudore.

Nell'ultima settimana ho come si dice iniziato a provare a fare qualcosa di diverso che non la solita corsa lenta, lunedì ho rifatto i miei 100 in salita con sensazioni discrete e sabato mattina ho provato la pista in terra battuta che hanno fatto sotto la guida di Marco Rovai i ragazzi che lui allena ad Altopascio è stato bello mi è sembrato in qualche momento di essere tornato bambino visto che è in mezzo ai campi.

Stasera visto che siamo tornati in zona gialla e Davide che poteva spostarsi senza infrangere regole, dopo il lavoro siamo ritornati nell'Anchione esattamente 617 giorni dopo gli ho chiesto di rifare il solito giro di allora, avevo molta paura di non farcela ed invece sono riuscito a finire anche con gli ultimi 150 metri in spinta è stato come rinascere tutti i dubbi che avevo si sono dissolti durante il giro, sono ritornato a correre ora lo posso dire se sarà un nuovo inizio non lo so, ma quando sono arrivato ho provato un'emozione fortissima difficile da descrivere.