domenica 30 settembre 2012

UNA BELLA GARA

Era un po' di tempo che non gareggiavo esattamente dalla corsa di Anchione ho pensato nel frattempo ad allenarmi per la mezza e stamani volevo fare un buon test.

Invece che recarsi allo spazio festa di Pieve a Nievole luogo di partenza e arrivo della gara, ci siamo trovati da Michele con Lucio, Ines e naturalmente Michele e Matteo, abbiamo fatto un km arrivando giusti per la partenza.

Finalmente l'Atletica Valdinievole era ritornato all'antico percorso con la salita di Montevettolini, c'era buona presenza di atleti e il Massa e Cozzile quasi al completo.

Partenza e subito senza strafare trovo il ritmo giusto, Luigi un mio compagno di squadra si attacca a me ed assieme proseguiamo di ritmo regolare anche perchè la strada che porta al Pozzarello dove inizia la salita non è che sia pari anzi, poi inizia la salita dico a Luigi se senti che ne hai non guardare a me ed invece lui mi marca stretto restando nella mia scia, vedo con piacere Aleno un podista che correva tanti anni fa per il Rinascita, la salita di Montevettolini la adoro nel vero senso della parola e facendola bene avvertendo buone sensazioni mi fa pensare arrivato in cima che la corsa potrebbe finire lì.

Ma no la corsa non finisce li continua e con Luigi che mi segue come un ombra  affrontiamo la discesa e il ritorno verso l'arrivo, negli ultimi metri prima di arrivare ci scambiamo una stretta di mano per l'aiuto che ci siamo dati, all'arrivo come sempre in Valdinievole ci sono il Presidente e il Vice sempre prodighi di complimenti per me c'è un buon 11° posto fra i veterani per Luigi purtroppo non c'è il rientro a premi mi dispiace perchè ha fatto una bella gara.

Aspetto Lucio che è in crescita di condizione e che lo dimostra con una bellissima gara, poco dopo ecco comparire Davide (il nipote nonostante corra ogni tanto per via del lavoro fa una grande gara) e poi una grande Ines che se non ha problemi fisici e soprattutto quando è concentrata con la testa fa una garona come la fanno Matteo e Michele. Ritirati i premi ritorniamo da dove siamo venuti.

Due considerazioni ottima organizzazione della gara con gente dislocata ad ogni incrocio e soprattutto come facciamo noi per la loro gara non corre nessuno questo per me è sintomo di grande correttezza e di ospitalità.
Riguardo a me il titolo del post dice tutto proprio una bella gara con ottime sensazioni

martedì 4 settembre 2012

COSI E' SE VI PARE

In questi giorni sto riflettendo su diverse cose per avvenimenti che come sempre accadono che siano essi relativi a me o alle cose che succedono nel mondo. 

Si stanno svolgendo a Londra fino a domenica prossima le Paraolimpiadi che grazie alla RAI che ne sta dando ampio risalto (meno male) riusciamo a vedere arrivando anche a capire gli sforzi che questi "ATLETI"  si proprio Atleti con la A maiuscola fanno per gareggiare con i limiti che purtroppo il loro corpo gli impone e non mi è piaciuta per niente quello che ha detto Paolo Villaggio, è vero che De Pellegrin (medaglia d'oro nel tiro con l'arco) ha detto che non va neanche commentato, ma io un commento od una riflessione la voglio fare invece come si permette "il signor Fantozzi" che ha fatto la sua fortuna sulle disavventure di un impiegato imbranato che specie quando faceva lo sport lo scimmiottava nella maniera più bassa che ci potesse essere bè a me in quei momenti da appassionato di sport in generale e non solo del calcio, mi faceva venire molta tristezza e pietà per quell'impiegato imbranato, gli atleti che in questi giorni gareggiano a Londra per me sono molto più aggraziati e non mi fanno per niente tristezza e pietà anzi semmai faccio un tifo esagerato come lo si deve fare per un atleta che si cimenta in una prova di una disciplina sportiva.

Nei giorni scorsi è morto il Cardinale Martini, non sono come direbbe qualcuno un cattolico praticante, vado poco in chiesa se non per i funerali, cerco tuttavia di comportarmi il più possibile in maniera che i mass media definirebbero cristiana. 
Il cardinal Martini senza fare paragoni scomodi cercava di fare questo nonostante tutto però è stato spesso criticato dalla Curia Vaticana perchè cercava il dialogo con tutti nessuno escluso anche con gli atei, gli islamici e le altre religioni per questo alla morte di Papa Giovanni Paolo II è entrato in conclave come uno dei Papabili e ne è uscito Cardinale.
Voleva mettersi in gioco sempre nella sua ultima lettera dice che la chiesa è indietro di 200 anni, la stessa chiesa che ha negato a diverse persone il rito funebre religioso perchè si erano lasciati morire così dicono loro (vedi Welby) mentre Martini che ha rifiutato l'accanimento terapeutico ed è stato sedato prima di morire è stato celebrato in pompa magna con tanto di riprese televisive.
Ritengo che su quello che ha scritto Martini nella sua ultima intervista la Chiesa tutta dovrebbe riflettere molto ad iniziare dal Papa fino al più piccolo dei fedeli ma credo che come diceva il Cardinale verrà sparsa dell'altra cenere sopra la brace che arde fino a che si spengerà del tutto.

Riflettevo su queste cose e su un'altra che cercherò un po' di spiegare con Marco via email e spinto anche da lui mi sono lasciato a queste riflessioni, la cosa ha a che fare con la corsa, ma non nella solita maniera di tempi, chilometri etcc. ma di quello che avviene intorno alla corsa, dell'immobilismo figlio della nostra politica italiana che parla di rinnovamento, che si vuole aprire al nuovo ed invece fa l'esatto contrario, immobilismo attaccamento al seggiolone o carica che dir si voglia e fare un muro di gomma quando qualcuno cerca di cambiare qualcosa.
La vita e non la corsa e basta è rimettersi in gioco e cercare nuovi stimoli sempre e comunque così mi è stato insegnato dalla mia famiglia, dal mio maestro delle elementari e dalle persone che ho avuto l'onore di incrociare durante la vita, anche da quelle più giovani di te, per fare un esempio nella corsa da circa tre anni sto consigliando Marco negli allenamenti, ma prima di questo ho cercato di capire Marco persona non l'atleta e credo che quello sia la cosa più importante anche per poi poter migliorare l'atleta, nello stesso tempo lui mi ha dato nuovi stimoli per allenarmi insomma rimettermi in gioco, questo mi ha aiutato tantissimo quando anche Ines mi ha chiesto di dargli una mano vista la sua inesperienza totale con la corsa, ma soprattutto la persona Ines che a differenza di Marco essendo donna ha altre esigenze altri percorsi di vita anche perchè essendo di un altro stato (Portogallo) ha anche una cultura diversa dalla nostra, con questo penso che la cosa ci arricchisce basta saperla capire, questo è quello che invece non ho trovato in quello che dicevo prima non c'è voglia di cambiare con i fatti ma solo a parole