Domani compirò 59 anni, i 58 se ne vanno senza alcun rimpianto anzi direi che sono contento che se ne vadano.
E' stato l'anno della fine della mia attività lavorativa ed ora posso dire che ho fatto la scelta giusta, visto come sta andando l'attività lavorativa dove lavoravo, mi spiace solo per i ragazzi che ho lasciato lì, non per l'attuale dirigenza.
E' stato anche l'anno che ha visto il mio lasciare la squadra per la quale correvo, non perchè non pensi di tornare a correre, ma la squadra era diventato un impegno gravoso sia per me che per mio cognato, tutti pronti a darti una mano a parole, ma poi quando c'era da fare eravamo sempre i soliti bischeri e nonostante avessi fatto presente la cosa e mi era stato detto che ci sarebbero stati aiuti vedendo il totale disinteresse ho preferito lasciare.
Poi c'è stato il lockdown ma su quello preferisco sorvolare, al termine del quale verso giugno due persone che credevo amici mi hanno messo nel mezzo per cercare di farmi rientrare nella squadra, quando me ne sono accorto con uno ho chiuso i rapporti, l'altro che credevo fosse un amico vero ha detto che ce l'ha con me e basta perchè secondo lui gli ho fatto uno sgarbo incredibile, come diceva il sommo poeta "non ti curar di loro ma guarda e passa".
Poi a fine luglio finalmente mi sono operato e lì è iniziato un secondo lockdown questa volta personale, è stato molto duro dover dipendere per quasi tutto da mia moglie, visto che le cose non sono andate come dovevano e solamente da 10 giorni ho ripreso un po' di autonomia.
Unica cosa bella in questo anno è stato l'arrivo il 29 settembre di Alessandro il mio secondo nipotino.
Perciò sperare che il cinquantanovesimo anno sia migliore penso che non sia un'utopia, speriamo che si avveri
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