martedì 1 settembre 2020

PRIMO SETTEMBRE

 Ci sono date nella vita di una persona che rimangono sempre impresse, il primo settembre è una di queste e vi spiego il perchè.

Cinquantasei anni fa il primo settembre del 1964 è morto mio padre per le conseguenze di una caduta con la vespa ed una forte emorragia intracranica. 

Non posso dire di ricordarmi di mio padre, io gli anni li compio ad ottobre e il 12 ottobre successivo ne avrei compiuti tre, ma quella data mi è sempre rimasta scolpita nella memoria, mio padre se ne è andato che non aveva ancora compiuto 37 anni e sentendo chi lo ha conosciuto da tutti viene definito come una persona speciale, ma porca miseria io non lo ricordo per niente, tranne che quando venne riportato a casa, era in ospedale a Pisa, la sua bara aveva un piccolo oblò di cristallo che lasciava vedere la sua faccia.

Quello è l'unico vero ricordo che ho di quella persona con cui avrei voluto parlare, discutere, essere rimproverato, poter andare a vedere una partita di calcio assieme o un film o anche un giro in bicicletta, ma invece non c'è mai stato e quello sicuramente è una cosa che mi è mancata tantissimo e che credo che mi abbia condizionato nel carattere.

Di lui ho solo una fotografia assieme io in braccio l'estate prima che morisse bè non è così che ci si dovrebbe ricordare del proprio padre e quando sento quelli che dicono che sono in crisi per la perdita del padre quando hanno avuto la fortuna di viverci assieme 40 anni e più mi verrebbe da dirgli se voi siete in crisi io cosa dovrei fare 

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