Le previsioni erano "pioggia" (guarda che caso strano) e pioggia è stata non esagerata, ma ha sempre piovuto durante tutto il percorso, un po' titubanti visto che eravamo solo quattro qualcuno ha pensato bene di rimanere a nanna, Michele ha tolto ogni dubbio dicendo "ormai mi sono alzato" e allora con giubbottino anti-pioggia e vento, cappellino in testa siamo partiti esattamente dove c'è la partenza e azionando il garmin siamo partiti.
Con la pioggia come compagna ma non il freddo eccessivo (vedi S. Giusto o Vinci) siamo andati su verso il Colle aspettandoci e scambiandoci anche impressioni sul percorso.
Ecco Massa e da lì inizia il bello del Ghibellino, il Km tremendo dai piedi delle scale fino all'arco in ristrutturazione di Cozzile, la temibile "mulattiera" che diventa ancora più dura perchè si scivola facile ed allora correndola tutta vado a cercare come si deve fare in questi casi l'erba ed i tratti non in pietra.
Inizia il bosco dove forse piove un po' meno ma bisogna tenere gli occhi aperti visto che è più facile scivolare, un tratto poco prima di Croci è particolarmente scivoloso, viene da pensare alla fortuna che abbiamo rispetto ai podisti che 3 anni fa la facero nelle nostre stesse condizioni, a nostro favore va il fatto che lo facciamo come se fossimo i primi, è stupendo passare sul Ponte di Barano davanti, parlando con Rinaldo gli dico " e Piero dov'è a farci le foto", dopo il breve tratto in pari iniziamo la discesa molto cautamente, domenica c'è Pistoia, e proviamo anche il nuovo tratto che almeno da parte nostra supera positivamente l'esame viste anche le condizioni atmosferiche.
Nonostante la settimana di carico arrivo al termine in buonissime condizioni, mai avevo finito un Ghibellino in queste condizioni, provando anche un allungo sul tratto finale opposto all'arrivo.
1 commento:
Bravi ragazzi,anche sotto l'acqua è sempre uno spettacolo il ghibellino.
Domenica sarò a Pistoia e farò il percorso corto.
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